John Elkann sta da qualche tempo pensando a un accordo con lo stilista Giorgio Armani per costruire un conglomerato del lusso legato alla Ferrari (la quale è controllata da Exor, la holding finanziaria olandese gestita dalla famiglia Agnelli).
Elkann, presidente del gruppo automobilistico Stellantis, vorrebbeacquistare una quota di minoranza nella casa di moda milanese capitanata da Giorgio Armani, ma la sua ultima proposta è stata respinta all’inizio di questo mese.
Nel caso il cui l’accordo dovesse procedere, a gestire il gruppo sarebbero Armani e Ferrari, due aziende che già nell’ultimo anno hanno avuto modo di instaurare diverse forme di collaborazione. Gli analisti hanno stimato il valore della casa di moda attorno ai 6 miliardi di euro. Armani, però, non ha intenzione di vendere.
Se la negoziazione dovesse andare avanti, ci sarebbero due nuovi protagonisti nell’industria della moda, insieme a Bernard Arnault (proprietario del gruppo LVMH) e François-Henri Pinault (proprietario del gruppo Kering).
Secondo Reuters, “entrambi le parti in causa hanno negato il tutto” e, proprio come la casa di moda Armani ha rifiutato ogni commento in merito, così un portavoce della famiglia Agnelli ha dichiarato che “Exor non ha fatto alcun approccio né proposta”.
La mossa riflette gli sforzi della famiglia Agnelli, i quali possiedono il 53% di Exor, per allargarsi oltre l’industria automobilistica e aumentare la loro esposizione nel mercato del lusso dopo una serie di recenti investimenti. Exor ha acquisito una quota del 24% in Christian Louboutin a marzo in un accordo che ha valutato il marchio francese a 2,25 miliardi di euro.
Lo scorso mese, il gruppo ha stretto una partnership con The World-Wide Investment Company di Hong Kong per supportare le aziende italiane di medie dimensioni concentrate sui beni di consumo di fascia alta. Inoltre, l’anno scorso, è diventato il maggiore azionista del gruppo di lusso cinese Shang Xia, co-fondato dalla francese Hermes.
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