Da nove anni il prezzo medio dell’Rc auto è diminuito da quasi 570 euro a 367 euro. Cosi si riduce il gap con gli altri paesi europei. Ma serve una riforma per ridurre i costi di sistema e rivedere il meccanismo del Bonus Malus. Questo ha oggi detto Maria Bianca Farina, nella foto, presidente ANIA all’Assemblea annuale. Anche il divario territoriale tra province si è ristretto significativamente (il divario Napoli-Aosta si è ridotto del 40%). Poi spiega che: “A fronte di questi importantissimi risultati, tuttavia, abbiamo la consapevolezza che ci sia ancora lavoro da fare. Sono maturi i tempi per arrivare a una riforma del ramo lungo due direttrici: da una parte, incrementare l’accessibilità, riducendo i costi complessivi del sistema e annullando i divari ancora esistenti e, dall’altra, ripristinare i valori fondanti di equità e premialità del sistema, attraverso una riforma del Bonus Malus che ha di fatto perso l’efficacia del suo ruolo”. Per Farina: “Le compagnie di assicurazione sono i più grandi investitori istituzionali del Paese. Raccogliamo oltre il 18% del risparmio degli italiani, che supera i 4 trilioni di euro”, e “preferibilmente investiamo su asset con tempi di attuazione e ritorno piuttosto lunghi. Ania ha costituito e finanziato un fondo da 500 milioni in equity di infrastrutture italiane”. E ancora: “Il settore assicurativo può e vuole assicurare questo percorso di ripartenza dell’Italia”, affiancando il percorso governativo avviato con il Pnrr, e “vuol farlo sui pilastri del proprio ‘business’, che sono gli investimenti e la protezione, entrambi preziosi per il percorso di sviluppo sul quale siamo già ripartiti”, ha aggiunto rispondendo ad una domanda sul ruolo nella ripresa del Paese, dopo la pandemia. Per maggiori info, sull’assemblea di oggi vi suggeriamo di leggere la relazione della Presidente Farina