(di Gianfranco Giardina, troche Corriere) Il prototipo a forma di aereo capace di decollo verticale che viaggia a 170 km/h. Il marchio Sony siamo abituati a vederlo sui televisori, sugli smartphone e anche sulla Playstation. Ma non certo su un drone che viaggia a 170 km orari. E invece potremo doverci abituare a vedere il logo Sony sfrecciare nei nostri cieli, sovaldi sale grazie a una nuova generazione di droni che la società sta mettendo a punto in Giappone per realizzarne applicazioni professionali in tutto il mondo.
La nascita di Aerosense
Sony, come sempre accade alle società hi-tech, remedy è “condannata” all’innovazione e alla ricerca di nuove idee e applicazioni e il settore dei droni appare a molti uno dei più promettenti. Per questo motivo ha recentemente fondato Aerosense, una joint venture con Zmp, una giovane e innovativa impresa giapponese, finalizzata alla realizzazione e all’esercizio di droni professionali e che conta, entro il 2020 di superare i 70 milioni di euro di fatturato.
Decollo verticale
In questi giorni è stato svelato il prototipo dell’As-Dto 1-E, un drone di nuova generazione, in tutto e per tutto simile a un piccolo (ma neppure troppo) aereo. Caratteristica non banale, vista la forma, è quella della capacità di decollo verticale, proprio come i droni convenzionali, e che quindi non necessita di piste di decollo e atterraggio. Il velivolo ha un’apertura alare di due metri e venti e una lunghezza di un metro e sessanta per un peso di 7 kg. Come si vede nel video è in condizione di decollare verticalmente e, una volta in volo, può ruotare le proprie eliche per trasformarle la spinta verticale in propulsione orizzontale e raggiungere velocità elevate, di circa 170 Km/h. Il drone Sony è in grado di trasportare un carico di circa 10 Kg e ha una notevole autonomia, circa due ore, in virtù dell’ottima efficienza di volo dovuta al profilo alare tradizionale: i classici droni in modalità “quadricottero” inevitabilmente finiscono per essere più voraci di energia.
Rilevamenti fotografici
Il nuovo drone Sony – che al momento è considerato ancora un prototipo – è pensato soprattutto per effettuare rilevamenti fotografici e video del terreno: è proprio in questo settore che Sony potrà implementare tutto il suo know-how nel digital imaging realizzando un vero e proprio “ricognitore”, ovviamente non pensato per scopi bellici ma civili. Il velivolo Sony non è a guida umana ma viaggia lungo un percorso impostato a computer, seguendo quindi una sequenza di coordinate GPS e di quota; secondo Hisashi Taniguchi, Ceo di Aerosense, questo corrisponde a una maggior sicurezza del drone “La maggior parte degli incidenti con droni sono causati da errori umani. Essendo a guida automatizzata, abbiamo realizzato un drone decisamente più sicuro”.