C’è una prima volta, con la proclamazione dei cinque finalisti al Premio Strega, che lascia la storica sede di Casa Bellonci a Roma, e approda nel Teatro Romano di Benevento, la città di origine della famiglia Alberti, che produce il liquore che dà il nome al premio letterario tra i più prestigiosi. E perché ci sia una “seconda” prima volta, con la proclamazione del vincitore sempre a Benevento, il sindaco Clemente Mastella si inginocchia al presidente della giuria, Sandro Veronesi. “Cominciamo questa serata con una cosa un po’ plateale”, dice l’ex ministro che lo scorso anno riuscì a ottenere una serata con gli autori finalisti nello stesso Teatro Romano, dove proprio Sandro Veronesi cominciò la sua corsa verso per il suo secondo Strega. Ma la tradizione non si interromperà e l’8 luglio prossimo i cinque finalisti si tornerà al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. E ci sarà Emanuele Trevi, che ha raccolto 256 voti tra i 600 giurati che si sono espressi sui 660 aventi diritto. Il suo romanzo “Due Vite” edito da Neri Pozza, è la storia di tre amici. Racconta delle sconfitte e delle euforie, dei litigi e dei gesti indimenticabili, delle notti romane. Edith Bruck conquista l’accesso alla finale con 221 voti. Il suo “Il pane perduto”, edito da La Nave di Teseo ha già ricevuto il Premio Strega Giovani, conquistando la giuria di studenti italiani e stranieri. Racconta l’inferno vissuto nei campi di concentramento dalla scrittrice ungherese che da 66 anni vive in Italia. Donatella di Pietrantonio è la terza finalista. Presenta il suo “Borgo Sud”, edito da Einaudi e ha ottenuto 220 voti raccontando il rapporto tra due sorelle, seguendole nella loro gioventù e nel rapporto doloroso con la madre. “L’acqua del lago non è mai dolce”, Bompiani editore, con 215 voti è il quarto titolo finalista della settantacinquesima edizione. Giulia Caminito racconta la provincia italiana nel paese lacustre di Anguillara Sabazia attraverso la storia di una famiglia proletaria e la prepotenza di una madre. E infine Andrea Bajani, che conquista 203 voti con “Il Libro della Case”, edito da Feltrinelli. Per l’autore le case raccontano chi le vive e la storia si dipana tra le tracce lasciate in ogni abitazione vissuta. La pandemia ha imposto nuove regole e nuovi spazi al premio. Dalla scorsa edizione sono cominciati gli incontri con gli autori finalisti in giro per l’Italia. Una nuova tradizione per gli organizzatori della Fondazione Bellonci e della famiglia Alberti. Dopo la proclamazione della cinquina, gli autori selezionati saranno a Bisceglie, per un incontro con il pubblico organizzato dalla libreria Vecchie Segherie Mastrototaro, l’11 giugno. Le tappe successive del tour vedono gli autori impegnati a San Benedetto del Tronto, per I luoghi della scrittura, il 12 giugno; a Parma, Capitale italiana della cultura 2020/2021, il 13 giugno; a Bologna nella Biblioteca Sala Borsa, il 14 giugno; Paestum, per un incontro organizzato da Città di Capaccio Paestum, il 18 giugno; a Salerno, per la nona edizione di Salerno Letture Festival, il 19 giugno; a Biella, per il festival #fuoriluogo, il 25 giugno; a Cervo, per l’ottava edizione di Cervo ti Strega, il 26 giugno; a Verbania, per un incontro organizzato dalla Biblioteca comunale e dalla Fondazione Il Maggiore, il 27 giugno; a Rivalta di Torino, per Il castello stregato, il 28 giugno; a Macerata, per Macerata racconta, il 3 luglio, ultima tappa prima della finale dell’8 luglio.