Un robot che diventa un personal trainer e ti sgrida se sbagli esercizio di fitness: i ricercatori dei Politecnici di Milano e Torino presentano Pepper
Un robot che conta le ripetizioni degli squat, verifica la corretta posizione del corpo e sgrida il suo allievo di fitness se sbaglia. Pepper è il personal trainer robotico sviluppato dagli studenti dei Politecnici di Milano e Torino nell’ambito del progetto multidisciplinare “AI empowered hardware for fitness applications”.
Tutto è partito dalla versione base di Pepper, il robot dell’azienda giapponese SoftBank Robotics realizzato nel 2014 e progettato per comprendere le emozioni e i toni umani. I giovani ricercatori degli atenei, lavorando nell’ambito del programma imprenditoriale Pioneer della School of Entrepreneurship and Innovation (SEI) di Torino in collaborazione con Reply, hanno sviluppato un algoritmo di intelligenza artificiale in grado di monitorare l’attività di fitness di una persona, associata a un hardware dedicato, che permette al robot di interagire con chi si allena, e anche di correggerlo.
Pepper: come funziona il robot allenatore
Pepper è un robot umanoide che può essere programmato per capire e reagire alle emozioni umane, oltre che per comunicare con chi ha intorno grazie alla capacità di analisi del tono di voce, dell’espressione e della gestualità. Questo robot costa tra i 17.000 e i 20.000 euro e dalla versione base può essere programmato per assolvere i compiti più diversi.
Nell’ambito del progetto “AI empowered hardware for fitness applications”, i ricercatori dei politecnici di Milano e Torino hanno utilizzato l’intelligenza artificiale per trasformare Pepper in un personal trainer robotico. Il robot è così in grado di contare le ripetizioni di un esercizio, così come comprendere grazie all’algoritmo AI se chi si allena assume una postura sbagliata, e correggerlo. Per ottenere il risultato, oltre agli scienziati è stata fondamentale anche l’esperienza umana di personal trainer ed esperti di scienze motorie.
Robot e quotidianità: questione di costi
Poter utilizzare un robot riprogrammato per altri compiti come Pepper rappresenta l’ingresso della robotica nella nostra quotidianità. Se l’integrazione ad oggi non è ancora avvenuta, non dipende tanto dalla diffidenza che l’uomo nutre nei confronti delle macchine, quanto dai costi necessari alla realizzazione di robot con compiti specifici.
Un robot per il fitness rappresenta quindi un investimento per le palestre, che potrebbero garantire un ottimo servizio anche in tempi di problemi di distanziamento, come ora accade con le restrizioni per il Covid-19. Per poter far entrare i robot nella quotidianità, però, bisogna puntare anche sul favorire l’accessibilità economico: un robot con intelligenza artificiale come Pepper potrebbe essere integrato in un dispositivo molto più piccolo e portatile, così da renderne più facile l’acquisto e la diffusione sul mercato.
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