Era prevedibile, soprattutto vista l’attuale impostazione del nuovo social network: i grandi numeri che Musk riesce sempre ad attirare hanno mandato in tilt per qualche minuto l’applicazione, per poi portare alla generazione di una moltitudine di stanze basate sulla chiacchierata con l’imprenditore.
Prima Elon Musk ha rotto Clubhouse, poi l’ha colonizzato. Era prevedibile, soprattutto vista l’attuale impostazione del nuovo social network: i grandi numeri che Musk riesce sempre ad attirare hanno mandato in tilt per qualche minuto l’applicazione, per poi portare alla generazione di una moltitudine di stanze (cioè i gruppi vocali sui quali si fonda l’esperienza del social) basate tutte sulla chiacchierata con l’imprenditore organizzata dal gruppo Good Time. Una situazione che ha mostrato i molti punti critici che caratterizzano ancora il social network più chiacchierato degli ultimi giorni.
Facciamo un passo indietro per capire i problemi. Clubhouse è un nuovo social network basato su stanze vocali dove sono presenti un gruppo di relatori e un gruppo di ascoltatori, che però possono sempre alzare la mano virtualmente per partecipare alla discussione. Queste stanze sono generalmente legate a un singolo argomento, sul quale si può discutere con un gruppo più o meno ampio di relatori a seconda delle preferenze di chi ha creato la stanza. Si tratta, quindi, di una sorta di aggregatore di conferenze virtuali con l’importante plus di consentire a tutti, almeno in teoria, di partecipare. Tutto molto interessante, ma attualmente l’app è in beta e di certo non è pronta a supportare eventi così grandi come l’arrivo di Musk.
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