TIM (nella foto, l’a. d. Luigi Gubitosi) ha concluso con successo il collocamento del suo primo Sustainability Bond da 1 miliardo di euro, con scadenza di 8 anni, destinato ad incrementare l’efficienza energetica del Gruppo e a finanziare progetti Green e Social. La domanda è stata superiore a 4 miliardi di euro a dimostrazione del forte posizionamento di TIM sui mercati internazionali anche alla luce della recente presentazione, a dicembre, presso la comunità finanziaria del Sustainability Financing Framework che ha coinvolto oltre 40 investitori istituzionali.
TIM ha prezzato il prestito obbligazionario ben al di sotto rispetto al mercato secondario di riferimento, fissando la cedola annuale all’1,625%, la più bassa di sempre. Con questa operazione, inoltre, TIM estende la scadenza media del debito e raccoglie nuovi fondi per importo eccedente le scadenze del 2021.
I proventi della nuova emissione saranno utilizzati per la trasformazione della rete da rame in fibra, da cui si attende un significativo efficientamento energetico. Inoltre, per la prima volta in Italia una Corporate investirà parte dei fondi raccolti in progetti con valenza sociale come previsto nel Sustainability Financing Framework. “Il posizionamento di Tim in tema di sostenibilità è finalizzato ad ottenere un impatto concreto e rilevante perché nello sviluppo del business il gruppo ha fatto propri obiettivi di tutela dell’ambiente e di inclusione sociale. In quest’ottica Tim vuole porsi come modello di riferimento nel gestire in modo efficiente ed eco-sostenibile le proprie infrastrutture, la rete in fibra, la rete 5G ed i Data Center, con l’obiettivo di chiudere il digital divide e accelerare lo sviluppo delle competenze digitali per contribuire fattivamente alla crescita del Paese, in linea con le strategie Esg previste nel nostro piano”, ha commentato l’Ad del gruppo, Luigi Gubitosi.