Il Largo Consumo italiano ha registrato nel 2020 una crescita di tre volte superiore rispetto al 2019, con un aumento delle vendite a valore del +4,3% (+4,0 miliardi di euro di fatturato); questo è quanto emerge dall’indagine retail di Nielsen, che fotografa il trend di crescita più alto dell’ultimo decennio, che ha raggiunto il suo culmine a marzo, quando le vendite hanno registrato picchi equivalenti a +20%. Risulta quindi chiaro, afferma l’analisi Nielsen, che nel corso dell’anno, il Largo Consumo abbia tratto vantaggio da nuovi trend e priorità dei consumatori nate a seguito della pandemia Covid-19. Cinque sono i trend individuati: il primo è la crescita del Discount. Nel corso del 2020, grandi Ipermercati e Cash&Carry hanno sofferto maggiormente, registrando trend negativi del -8,9% e -19,2% rispettivamente, mentre i Discount hanno aumentato le vendite dell’8,1%. Altro trend è il boom dell’e-commerce, che registra una crescita del 117% rispetto allo scorso anno con un contributo alla crescita del 13% nelle categorie alimentari e del 21% nelle categorie di cura casa e persona.
Terzo trend, la frammentazione delle vendite: le nuove modalità di lavoro hanno fatto sì che i negozi nelle aree a bassa urbanizzazione sono cresciuti più velocemente (+6,7%) rispetto a quelli situati nelle grandi città (+0,3%). Nel carrello della spesa inoltre sono entrati nuovi prodotti: le vendite di farina sono cresciute del 48%, del lievito di birra del 44%, dell’alcool denaturato del 181%, del parafarmaceutico del 239%. Infine, l’attenzione ai prezzi, che è tornata a crescere. Gli italiani sono stati più propensi a scegliere le Private Label, che sono cresciute del 9,3%, incrementando così la loro quota di mercato nel Largo Consumo. La sensibilità ai prezzi dei consumatori si evidenzia anche nella scelta dei negozi: dopo la fine del primo lockdown, sono diminuiti del 3,0% gli acquisti nei punti vendita con indici di prezzo più alti, mentre i negozi con prezzi relativamente più bassi hanno riacquistato popolarità (+0,4%).
“Per il 2021 – afferma Romolo De Camillis, direttore retailer di Nielsen Italia – ci aspettiamo che il Largo Consumo registri un andamento leggermente negativo a confronto del 2020 (circa -2,4%), anno caratterizzato da una crescita atipica. Mentre nel 2020 i consumi fuori casa si sono trasformati in consumi at home, entro il 2021 ci aspettiamo che l’andamento del canale Horeca torni a normalizzarsi, traducendosi in una leggera diminuzione delle vendite per la Gdo. Tuttavia, passato l’effetto 2020, ci aspettiamo che il mercato si riprenderà nel 2022, con una crescita di circa il 2,6%”.