Il percorso per trovare un nuovo amministratore delegato per Ferrari, dopo le improvvise dimissioni di Louis Camilleri, è già partito e questa settimana il gruppo riunirà il cda, ma al tempo stesso a Maranello sembrano non avere fretta, mentre sul mercato è già totonomi. John Elkann, che oltre a essere presidente esecutivo del gruppo ha assunto anche la carica di ad della società, si trova, per la seconda volta in meno di 3 anni, a dover improvvisamente scegliere a chi affidare la guida del Cavallino rampante, che con la spinta di Camilleri è diventato un gruppo da 34 miliardi di capitalizzazione e che, nonostante le difficili stagioni a livello sportivo in Formula 1, ha vinto la gara dei gruppi automobilistici in borsa, dove è fra quelli che hanno avuto le migliori performance in Europa e dove tratta ancora poco al di sotto dei massimi, toccati il mese scorso. Chiunque diventerà il nuovo ad, ha scritto Citigroup in un report, avrà “grandi scarpe da riempire” e, nonostante Ferrari sia un’azienda apprezzata dal mercato e dai clienti, anche tante sfide da affrontare. Anche per questo, oltre al nome di un manager esperto come Vittorio Colao, un’ipotesi che non trova però riscontri, fra i nomi più accreditati c’è quello dell’attuale ad di Fca, Mike Manley, che potrebbe traslocare a Maranello anche in vista della fusione di Fiat Chrysler con Psa e della nascita di Stellantis. “Lo riteniamo uno scenario probabile dato che Manley è un uomo di fiducia del gruppo, ha un’esperienza pluriennale nel settore auto e ha un track record positivo in Fca, dove ha curato il rilancio del brand Jeep”, sottolineano gli analisti di Equita. Come fu per Camilleri, tuttavia, non è affatto detto che il nuovo pilota di Ferrari debba venire dal settore auto; il gruppo, infatti, viene spesso considerato negli ambienti finanziari come più affine a quello del lusso e la società ha lanciato, negli anni scorsi, anche un piano di diversificazione dei ricavi. Se poi si guarda ai candidati ‘interni’ il nome che sembra emergere è quello di Enrico Galliera, a capo del marketing e della direzione commerciale. Di sicuro il nuovo manager sarà chiamato a ridare lustro alle performance sportive del Cavallino, che sta per concludere una stagione di Formula 1 fra le più deludenti della sua storia; altra sfida su cui il nuovo ad dovrà accelerare sarà poi quella dell’impatto ambientale delle Ferrari e del lancio dei nuovi modelli, a partire dal suv Purosangue.