È stata l’applicazione più scaricata del 2020, a soli due anni dalla nascita: adesso, però, TikTok prepara la svolta per passare definitivamente da app preferita perlopiù da adolescenti amanti di video musicali a piattaforma con contenuti e audience diversificati. Oltre alle canzoni, infatti, si parla sempre più spesso di arte, impegno sociale, cinema, scienza e si fa anche informazione. Chi la fa? Tra i profili internazionali più attivi, secondo la stessa piattaforma cinese, si spazia dal quotidiano Usa Washington Post (Wp) al britannico The Guardian, dall’emittente tv a stelle e strisce Cbs News alla connazionale Cnn e soprattutto ci sono molti magazine e radio nord-americani come Cosmopolitan e Radio Disney. E in Italia? Anche nella Penisola spiccano molti periodici: per esempio Vogue, Vanity Fair, Wired, Grazia e l’edizione tricolore di Cosmopolitan, così come varie emittenti in fm tra cui Radio Deejay, Rtl 102.5, Rds Next, Radio 105, Radio Italia e ancora Radio Zeta hanno i loro profili su TikTok. Non mancano comunque i rappresentanti sia di quotidiani (Repubblica, con un profilo a parte anche il suo caporedattore centrale specializzato sul digitale Alessio Balbi e il Corriere dello Sport) sia di testate solo online (Fanpage).
«Il mondo media ha iniziato a debuttare in numero significativo su TikTok», conferma a ItaliaOggi Normanno Pisani, head of content&partnerships Italy. «Del resto, il 2020 è stato l’anno in cui l’edutainment è stato tra i temi più seguiti. Il nostro hashtag #imparacontiktok ha generato oltre 3,5 miliardi di visualizzazioni complessive. Quindi, dai contenuti a metà tra educazione e intrattenimento è stato più breve il passaggio verso l’informazione vera e propria, dal punto di vista dei creatori di contenuti e del pubblico».
A proposito di pubblico, secondo una ricerca Kantar, il 32% degli utenti globali ha tra i 25 e i 34 anni ma c’è anche un 35% sopra i 35 anni di età. Non solo, a giudizio di Pisani, in famiglia si aggiungono pure genitori e nonni trovando così un modo nuovo per condividere tempo e interessi con figli e nipoti. Al momento, TikTok ha in tutto in Europa 100 milioni di utenti attivi. Ma alla fine «i nostri contenuti possono interessare chiunque abbia voglia di condivisione tramite format video», prosegue Pisani. «Per quel che riguarda la stampa in generale, direi che si tratta di un’evoluzione in fieri. Ma le testate si dividono al momento secondo due modelli: quelle che puntano all’approfondimento prendendo spunto dai trend di TikTok e quelle che, invece, curano perlopiù l’attualità, l’informazione vera e propria. Sul primo versante si muovono, tra gli altri, Washington Post e The Guardian; sul secondo Cbs News». Intanto però, nei soli Stati Uniti, è stato costituito un team di supporto a ogni redazione per organizzare il debutto sull’app e il caricamento dei contenuti.
Un consiglio da dare ai giornali? «La vera sfida è saper unire viralità e informazione», sottolinea l’head of content&partnerships Italy della piattaforma presente in 150 paesi che non si sta aprendo solo all’informazione ma, di recente, anche alle soluzioni marketing per le aziende, senza dimenticare l’attenzione crescente su hashtag a sfondo sociale come #iorestoacasa e #amoilmiocorpo. Il futuro dell’app? «Concentrare le energie sul segmento business, aumentare le categorie di apprendimento e gli strumenti a disposizione dei creatori di contenuti», chiosa Pisani, «pensando infine anche a un altro mondo su cui immaginare una nuova narrazione: lo sport». Sullo sfondo della crescita della società controllata da ByteDance, che a inizio anno prossimo aprirà una sede a Milano, restano comunque temi internazionali e finanziari, in primis lo scontro tra l’attuale presidente Usa Donald Trump e quello cinese Xi Jinping (vedere ItaliaOggi del 19/9/2020) e la quotazione attesa nella prima parte del 2020 e rimandata causa Covid-19.
Marco A. Capisani, ItaliaOggi