È partito dal Municipio IX – tra l’Eur e quartieri limitrofi – con una visita ‘in incognito’, un primo tour sui territori di Carlo Calenda, leader di Azione e candidato sindaco di Roma.
L’ex ministro ha compiuto dei sopralluoghi in alcuni cantieri per opere di mobilità, i cui lavori sono fermi da anni, in una serie di strutture in stato di abbandono e poi al quartiere Giuliano-Dalmata.
“La cosa che più mi piace fare è amministrare, a differenza di tanti altri politici puri. Perché ho fatto questo al Mise e i riscontri sono positivi e perché affronterò questa campagna seriamente studiando, andando nei luoghi, facendo proposte concrete e misurabili” ha spiegato Calenda durante la visita, accompagnato da alcuni referenti territoriali di Azione, dal quartiere giuliano-dalmata per poi spostarsi all’esterno del Museo della Civiltà Romana dell’Eur. “Siamo di fronte a una situazione indegna – ha aggiunto Calenda – perché il museo è chiuso dal 2014 e l’amministrazione Raggi non è riuscita a riaprire uno degli scorci più belli di questo quartiere”.
Seconda tappa al Fosso della Cecchignola nella parte del quartiere Fonte meravigliosa dove, spiega il leader di Azione “sono gli stessi cittadini ad autotassarsi per mantenere il verde pubblico mentre qui servirebbe la cancellazione della strada che impedisce all’area verde che confina con il Parco dell’Appia Antica, di diventare un grande parco a disposizione dei cittadini”. Una visita anche al corridoio della Mobilità Eur-Laurentina “dove una sola linea di filobus sulle tre previste era stata attivata ma ora non lo è più poiché sono fermi nel deposito di Tor Pagnotta, per mancanza di manutenzione, tutti i 45 filobus acquistati”.
Il giro del candidato sindaco si è poi concluso davanti alla Città del Rugby a Spinaceto che, ha rimarcato Calenda “pur essendo stato definito uno dei punti verde qualità di Roma Capitale è in totale abbandono dal 2012 ed è stato depredato di tutte le attrezzature presenti”.