Change ai vertici di Lanificio F.lli Cerruti, azienda agricola che affonda le sue radici nel Settecento biellese e da allora con ottimi risultati e una crescita in termini di modernizzazione, tecnicità, ricerca e qualità
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo ha designato Filippo Vadda, ceo della società, in sostituzione del manager Alessandro Cannas, che ha assicurato l’interim in questa mansione dallo scorso febbraio dopo l’addio di Paolo Torello-Viera. Cannas ritorna ad impiegare la sua responsabilità nel ruolo precedente di Chief Financial Officer. Vadda, con alle spalle un MBA a Stanford, in passato ha ricoperto ruoli di responsabilità in aziende del settore della moda, del food e dell’automotive, quali Barilla, Bain & Co. e Loro Piana.
Il manager, oltre a a far sapere di essere “entusiasta di prendere la guida di un brand Italiano così iconico”, indica come obiettivo del Lanificio F.lli Cerruti “di essere sempre di più il partner di riferimento per tutte le maison e i brand che cercano non solo un tessuto di pregio, ma un significativo apporto di stile e creatività assieme a un servizio d’eccellenza”.
Il Gruppo Lanificio F.lli Cerruti conserva come core business l’attività tessile, con lo storico lanificio che realizza tessuti d’eccellenza, ma indica anche collezioni di abbigliamento femminile e maschile tramite il marchio Il Lanificio, distribuito in sei dei più importanti outlet village del nord Italia e in uno della Svizzera.
Da luglio 2018 di proprietà del Fondo Njord Partners, attivo in operazioni finanziarie in Francia, Olanda, Svizzera, Inghilterra e Australia, che ha appreso l’80%, il Lanificio F.lli Cerruti si era posto degli scopi molto ambiziosi nel coordinamento Torello-Viera, in particolare di concludere il 2019 a 65 milioni di euro di fatturato e di terminare a 100 milioni in massimo un quinquennio.