Si va verso le primarie per il candidato di centrosinistra in Campidoglio anche se nel Pd c’è chi ancora spera che ‘last minute’ spunti fuori un esponente di peso da gettare nella mischia. Tra i nomi che circolano l’ex ministro Carlo Calenda, animatore negli scorsi anni del Tavolo per Roma, ma a quanto filtra non ha ancora deciso se correre o meno. E, soprattutto, se farlo nell’ambito della coalizione o in solitaria. Mercoledì prossimo il segretario del Pd Roma riunirà il tavolo di coalizione, a cui sono attesi esponenti Dem, Sinistra Italiana, Articolo 1, Italia Viva, +Europa ed Azione. Una riunione per parlare di programma e della possibile data per le primarie: si ipotizza inizio dicembre ma sulla scelta peseranno i numeri del contagio da Covid-19. Con una crescita esponenziale nelle prossime settimane non ci sarebbero le condizioni per votare in sicurezza. Per ora sembrano certi della candidatura la senatrice Dem Monica Cirinnà, i presidenti di Municipio Amedeo Ciaccheri e Giovanni Caudo, il consigliere regionale di Demos, Paolo Ciani, e l’attivista civico Tobia Zevi. Più in dubbio una eventuale corsa della presidente del Municipio del centro storico, Sabrina Alfonsi, e della consigliere regionale Pd Michela Di Biase. Tanti nomi per una contesa che rischia di apparire un ripiego dopo la ricerca infruttuosa di un big da mettere in campo. Il timore al Nazareno è che Calenda possa scegliere l’avventura in solitaria sottraendo voti alla coalizione. Nella segreteria di Nicola Zingaretti è ancora vivo lo strappo dello scorso anno, con l’ex ministro che prima è stato eletto a Bruxelles nella lista Pd e pochi mesi dopo ha dato vita ad una sua formazione politica. Chi è già in corsa per tentare la rielezione è la sindaca Virginia Raggi. Il prossimo passaggio nella costruzione di una candidatura che ha come parole d’ordine legalità e periferie è quello della possibile nomina della giornalista antimafia Federica Angeli con una delega alle periferie e ai percorsi civici. In Campidoglio c’è chi descrive la pratica come prossima ad essere formalizzata. Il sindaco ha individuato alcuni Municipi, il litorale di Ostia, quelli di San Basilio e Tor Bella Monaca, come territori dove concentrare la sua campagna nel tentativo di recuperare i consensi perduti nelle periferie. Sulla sua corsa però pesano le divisione interne ai 5 Stelle, che potrebbero fornirle poco sostegno e tra i quali alcuni esponenti gradirebbero un suo passo indietro in nome del consolidamento dell’alleanza di governo con il Pd, indisponibile a convergere attorno al suo nome.
Tra i pentastellati romani intanto c’è chi gioca la carta dell’ironia, e l’assessore Antonio De Santis scrive su Twitter: “Siamo in trepida attesa, tra 9 giorni Carlo Calenda scioglierà la riserva, ci attende un autentico countdown in vista del fatidico verdetto”.
Oggi nella prima riunione del centrodestra verso le comunali invece non si sarebbe parlato di possibili nomi ma solo di temi e percorso politico. A quanto filtra sarebbe stato escluso il ricorso alle primarie. Lo schema ipotizzato assegnerebbe a Fratelli d’Italia la scelta del candidato per la Capitale, alla Lega quello per Milano e a Forza Italia quello di Torino. Lo scouting al momento riguarderebbe soprattutto profili civici. Tra i possibili nomi emersi nei giorni scorsi, l’ex presidente di Acea Giancarlo Cremonesi ed Aurelio Regina, negli anni scorsi alla guida di Unindustria.