Papa Francesco ha avvertito, oggi, che il Libano si trova di fronte a “un grave pericolo che minaccia l’esistenza stessa del Paese,” dopo l’esplosione massiccia al porto di Beirut del 4 agosto. Il capo della Chiesa cattolica si è soffermato a parlare del Paese disastrato dopo l’esplosione che ha ucciso 180 persone ferendone almeno 6.500. “Il Libano non può essere abbandonato alla sua solitudine” ha dichiarato il pontefice durante la sua prima apparizione di fronte a un pubblico limitato di 500 persone nel cortile del palazzo apostolico del Vaticano. “A un mese dalla tragedia, i miei pensieri sono ancora con il caro Libano e la sua popolazione particolarmente sotto pressione,” ha dichiarato Francesco tenendo in mano una bandiera libanese, annunciando l’invio del segretario di Stato vaticano, il cardinale Parolin, a Beirut il 4 settembre.