(di Tiziano Rapanà) I pappagalli piacciono tanto. Me ne sono accorto, qualche tempo fa. La mia chiacchiera con Chiara Alessandrini ha generato interesse e curiosità sul tema. Tanto da spingermi ad approfondire ulteriormente la questione. Con Chiara abbiamo affrontato il problema dei pappagalli in casa, con suggerimenti per una convivenza pacifica tra uomo e animale. Oggi cerco altri suggerimenti per i curiosi che vorrebbero avere un pappagallo. E lo faccio grazie all’aiuto della super esperta Alessandra Mauti: è un’addestratrice che si è formata con i più grandi professionisti a livello internazionale (uno su tutti, Steve Martin). Alessandra è dolce, simpatica, affabile. E realista. Il suo è un lavoro particolare. Non è corretto definirla addestratrice. L’addestramento rimanda ad uno stile di vita militare, fatto di regole e discipline. Alessandra, invece, vuole facilitare il rapporto tra il pappagallo e l’uomo. Il suo compito è creare un linguaggio, tra l’animale e il suo compagno umano che favorisca la comunicazione tra i due. Non vi aspettate mirabolanti astrusità, ma semplici parole: ad esempio “vuoi volare?”, “vieni qui”. Alessandra propone l’idea di un mondo affettivo fatto di dolcezza e rispetto. “Il pappagallo non è un essere umano e non puoi addomesticarlo”, mi spiega. “Non toccarlo se non vuole, non pretendere che lui obbedisca ai tuoi ordini. Non è un cane, è un animale selvaggio”. Alessandra consiglia di tenere desta l’attenzione del pappagallo, con giochini vari. Se si annoia son dolori, per voi e la vostra casa. Pertanto tenetelo attivo, dategli tante attività da fare. Alessandra suggerisce di farlo giocare con “fronde, bacche, fogliame, straccio imbevuto nell’acqua”. Mi raccomando, non smettete di coinvolgerlo e non fategli fare sempre le stesse cose: quando il pappagallo intuisce il meccanismo di un gioco, si annoia e tutto torna come prima.Tra i giochi da fare, Alessandra ne suggerisce uno divertente: nascondete una noce in una scatola e convincete l’animale ad aprirla e prendere il frutto. Più andate avanti e più complicate il gioco, inserendo vari tappi o ostacoli tra la noce e l’animale. Altro suggerimento: se il pappagallo dimora in salone, togliete tutti i suppellettili dalla stanza. Ultima cosa: rendete confortevole la gabbia del vostro animale.