A fine autunno il gruppo A2A presenterà il piano industriale al 2030, e “in quella occasione daremo le indicazioni sulla strategia” anche riguardo la transizione alle nuove fonti di energia. Lo ha affermato l’a.d. Renato Mazzoncini ieri durante la conference call.
Mazzoncini ha parlato in via ipotetica del tema ricorrente di una fusione con Iren: “Le economie di scala nel settore funzionano, chi si è aggregato ha visto crescere il Mol, quindi l’operazione dal punto di vista strettamente industriale avrebbe senso, ma non bisogna fare l’errore di pensare che sia l’unico sistema per crescere. Aspettate il piano industriale in autunno e vedrete quali sono i driver di crescita che individueremo, non necessariamente saranno le aggregazioni”.
Mazzoncini ha giudicato poi “improbabile” la decisione di investire sulla banda larga “dove operiamo con una piccola realtà, mentre ci sono competitor con dimensioni rilevanti. Oggi non è tra le mie priorità, ma poiché il piano industriale serve per individuare le priorità vedremo più avanti. Diversa è la situazione nel business dell’acqua “dove con un fatturato simile alla fibra in un settore con numeri piccoli siamo tra i più grandi”.