La filiera automobilistica allargata italiana, inclusiva dei servizi attinenti al settore automotive, occupa oltre 1 milione di persone, impiegate in circa 200.000 piccole e medie imprese, con un fatturato pari a circa il 19% del pil italiano. Proprio il peso specifico del comparto è il principale motivo che ha portato il cda di Intesa Sanpaolo a finanziare, salvo approvazione delle garanzie da parte di Sace e delle istituzioni preposte, Fca Italy, la società italiana del Lingotto, con 6,3 miliardi. L’obiettivo delle risorse è infatti supportare il gruppo automobilistico nel pagamento delle retribuzioni dei propri dipendenti, in quello dei fornitori strategici per la produzione negli impianti italiani e nella messa in sicurezza la realizzazione degli investimenti, in particolare quelli dedicati allo sviluppo ed all’elettrificazione dei nuovi modelli in produzione nei vari impianti. La banca milanese, una volta perfezionato il contratto di finanziamento e verificatesi le condizioni relative alla concessione della garanzia Sace, al fine di garantire il rispetto degli impegni assunti in particolare quelli relativi al pagamento dei fornitori strategici ha definito un innovativo meccanismo che prevede l’utilizzo di conti correnti dedicati per la retribuzione dei dipendenti, i pagamenti dei fornitori e il supporto degli investimenti, così da assicurare sostegno alla filiera. L’intervento aiuterà anche in termini di occupazione, investimenti e innovazione sostenibile, supportando la ripresa dei fornitori di Fca Italy, che sono aziende di piccole e medie dimensioni. Scendo nello specifico dei numeri del settore automobilistico in senso stretto, il comparto vale 400mila addetti e un fatturato da 106 miliardi, oltre a quasi 1,5 miliardi di investimenti in Italia su ricerca e innovazione.