Ennesimo slittamento per le norme sui cantieri veloci. A quanto pare l’ultima bozza di Decreto Rilancio arrivata in Consiglio dei Ministri ha visto svanire come per incanto le norme sui pagamenti immediati e le semplificazioni per i cantieri pubblici sospesi e finiti in crisi a causa del Coronavirus.
Un «inspiegabile dietrofront del governo» per l’Associazione dei costruttori, con la cancellazione delle «annunciate misure urgenti sull’accelerazione degli investimenti per far partire le opere pubbliche eliminate nell’ultimo testo del decreto», spiega il presidente dell’Ance, Gabriele Buia: «Non si può parlare di vero rilancio dell’economia senza misure concrete per sostenere gli investimenti pubblici e per sostenere le imprese che devono realizzarli». Impossibile farlo, aggiunge, «senza aggredire l’inerzia burocratica e consentire alle amministrazioni di spendere i soldi disponibili».
IlMessaggero