Nel primo trimestre 2019 totale era di 819 mld dlr
In Cina i prestiti finanziari danno benzina alla ripresa dell’economia colpita dal coronavirus, con quasi 7.000 miliardi di yuan (circa 988 miliardi di dollari) di nuovi prestiti registrati nel primo trimestre dell’anno, a fronte dei 5.810 miliardi di yuan (819 miliardi di dollari) di nuovi prestiti denominati in yuan nello stesso periodo dell’anno scorso.
Zhou Liang, vicepresidente della China Banking and Insurance Regulatory Commission, ha rivelato la cifra in una conferenza stampa di oggi, sottolineando come l’aumento dei nuovi prestiti sia stato fondamentale per sostenere l’economia reale nel momento in cui la pandemia rischiava di trascinare la Cina in recessione economica e di provocare uno shock al suo sviluppo economico e sociale. Liu Guoqiang, vicegovernatore della banca centrale cinese, ha dichiarato in conferenza stampa che per la prossima fase, la politica monetaria prudente della Cina sarà perseguita con più flessibilità, sebbene moderata, e si presterà maggiore attenzione a sostenere la ripresa dell’economia reale. La banca centrale manterrà una liquidità di mercato sufficiente per soddisfare la domanda concreta, evitando una penuria di denaro circolante o un’inflazione vertiginosa, e per fare in modo che l’aumento della massa monetaria M2 (aggregato intermedio) e del finanziamento aggregato sia pari o leggermente superiore alla crescita nominale del PIL
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