L’Aeroporto di Bologna è aperto e operativo – in ottemperanza al Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 112 del 12 marzo 2020 – ma, per effetto delle cancellazioni effettuate via via dalle compagnie aeree, nella terza settimana di marzo ha registrato un calo dei passeggeri del 99% rispetto allo stesso periodo del 2019, portando la riduzione complessiva nelle prime tre settimane di marzo a circa l’80% (-53% sui movimenti). Dal 1° gennaio al 21 marzo – informa lo scalo bolognese – si è registrata sullo scalo una contrazione del traffico passeggeri di circa il 19% e dei movimenti di circa il 12% rispetto all’analogo periodo 2019. In considerazione di ciò, dal 21 marzo è stata avviata la cassa integrazione per tutti i dipendenti dello scalo.
E’ in corso inoltre, già da alcune settimane, lo smaltimento delle ferie arretrate e l’attivazione dello smart working per la prevalenza dei dipendenti degli uffici.
Prevista, per il 2020, un’importante contrazione della redditività operativa della società rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, tenuto conto anche della struttura ad elevati costi fissi che contraddistingue anche AdB, come le altre società di gestione aeroportuale.