L’Europa tenta la reazione dopo il tracollo di ieri. Tokyo chiude a +0,85%
Gli investitori cominciano a leccarsi le ferite dopo il pesante crollo registrato ieri sui mercati finanziari a causa delle crescenti preoccupazioni legate alla diffusione del coronavirus e alla guerra del petrolio tra Opec e Russia che ha fatto preciptare i prezzi di quasi il 30%. Oggi gli indici di tutto il mondo provano a reagire dall’Asia agli Stati Uniti.
In Europa le piazze finanziarie europee tentano il rimbalzo dopo avere perso ieri oltre 600 miliardi di capitalizzazione. Milano sale in avvio dello 0,56%, Londra sale dell,129%, Francoforte delo 0,89% e Parigi dello 0,84%. Lieve il recupero sulla sponda asiatica: Tokyo si ferma a +0,85% (dopo un -5% messo a segno ieri( beneficiando soprattutto del calo dello yen.
Ben indirizzati anche i listini Usa, dopo che ieri Wall Street ha messo a segno una delle peggiori sedute, con il Dow Jones che ha ceduto il 7,83% e il Nasdaq il 7,29%.
Forte flessione per lo spread, dopo il balzo di ieri verso quota 230 punti. In mattinata il differenziale Btp/Bund scende a 215 punti con il rendimento del titolo decennale italiano all’1,36%.
Anche le quotazioni del petrolio segnano un modesto progresso in mattinata dopo il tracollo registrato ieri. IN mattinata il barile di Wti sale del 7,97%, 33,61 dollari, mentre il Brent guadagna l’8,47%, a 37,27 dollari.
Tra le valute l’euro rallenta la sua corsa dopo avere sfiorato 1,15 dollari, ai massimi da gennaio 2019 e passa di mano a 1,1355 dollari. In flessione come detto anche lo yen, con il dollaro che si rafforza sulla divisa nipponica a 104,64.
Tra i dati macroeconomici si segnala il balzo dell’inflazione in Cina, con i prezzi in crescita del 5,2% a febbraio rispetto allo stesso mese del 2019, un livello che non is vedeva da otto anni.
Repubblica.it