(di Tiziano Rapanà) Non avendo nulla da fare mi ero imbattuto, giorni fa, in una bizzarria in libreria. Una cosa da nulla, in apparenza, figlia della casualità. Eppure c’è da riflettere, su quanto avevo visto. Nel settore riservato alle novità, si trovavano insieme le creature di carta di Massimiliano Parente e Annie Ernaux, ossia l’anti femminista e la femminista par excellence. I casi della vita. Da una parte troneggiava il nuovo librino di Parente, con una copertina rosso fiammeggiante firmata Max Papeschi, intitolato Tre incredibili racconti erotici per ragazzi. E dall’altra mi trovavo di fronte all’Evento di Annie Ernaux, la scrittrice che piace alla gente che piace. Su questo libro sono state vergate lodi sperticate dai giornaloni. Fior di intellettuali hanno speso parole d’amore per il romanzo della scrittrice francese. Anche Nadia Terranova, un’autrice che stimo, ha elogiato il romanzo definendolo “una biografia del corpo femminile attraverso la scrittura”. E quando la Terranova loda, io mi fido e mi precipito a comprare il libro. Ma stavolta non avevo voglia di imbattermi nell’universo creativo dell’Ernaux. Non era il caso, non faceva per me. Meglio Parente e i suoi 3 gustosissimi racconti erotici con protagonisti 3 figuri disperati. Tre tipini che sembrano logorati dalla oscurità, tre tragedie che Parente trasforma in tre divertentissime commedie. Micro commedie (il libro conta una sessantina di pagine in tutto), che costano soltanto 10 euro e che si divorano in un’oretta. Per poi volerle ri-divorare per il gusto di tornare a ridere. Un gusto amaro come la commedia all’italiana che ci fa ridere del brutto e dell’insano della vita. Tra l’altro, scorrendo le pagine ci si imbatte piacevolmente nei 3 disegni di Gipi che illustrato le vite paradossali dei tre protagonisti del piccolo divertissement di Parente, appena uscito per Baldini e Castoldi. Anche stavolta non vi racconto la trama e in questo caso non è il caso di farlo, perché il libro è talmente breve che a dirvi della sinossi rischio di dirvi tutto. Dunque con fiducia e piacere per l’ignoto immergetevi nelle tre vite dei personaggi moralmente birbanti inventati da Parente. Sulla Ernaux non posso dire nulla, magari in futuro approfondirò. Probabilmente avrò deluso qualcuno. Si è trattata, dopotutto, di una modesta bizzarria. Nemmeno tanto buona per farci un pezzo. Sarebbe stato bello vivere e raccontare un paradosso in libreria. Mi sarebbe piaciuto vedere il libro della Terranova, Addio fantasmi, nella sezione dedicata all’esoterismo. E vedere gli aspiranti lettori curiosi di leggere il libro, smaniosi di conoscere tutte le tecniche atte a scacciare i fantasmi dalle proprie abitazioni. Per poi vedere il loro dispiacere inciampare sulla realtà, di un libro dolorosissimo di chi fa i conti con i propri traumi e che non c’entra nulla con il proposito di diventare un provetto acchiappafantasmi. E poi vederli andare via delusi, dal libro e dalla Terranova che non li ha salvati dalla loro misera realtà, che saranno sempre degli sfigati che guardano i programmi sugli alieni e che non diventeranno mai, proprio mai, dei ghostbusters complici delle scorribande sovrannaturali di Bill Murray e company.