E’ un Natale primaverile in Puglia “con alberi di pero in fiore a dicembre, a causa del clima pazzo”, denuncia la Coldiretti locale. “Sono disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante”m spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. “Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a siccità perdurante“, aggiunge. Così a nulla vale la programmazione degli orticoltori che in Puglia raccolgono broccoli, cavoli, sedano, prezzemolo, finocchi, cicorie, bietole, tutti maturati contemporaneamente per le temperature primaverili. “Con la natura sconvolta a preoccupare è l’effetto del possibile improvviso abbassamento della temperatura sulle piante in fiore con effetti disastrosi sulla raccolta dei frutti primaverile ed estiva. Sono eventi estremi per cui il meccanismo della declaratoria di calamità naturale e del Fondo di solidarietà naturale, così com’è strutturato, non funziona più”, conclude Muraglia. Shock termici, nubifragi e trombe d’aria hanno già allagato le campagne, strappato gli alberi, inondato di fango campi e strade rurali, fatto crollare a terra le olive, danneggiato ortaggi e verdure in campo, con un bilancio gravissimo nelle aree rurali, dove gli agricoltori hanno già subito 53 eventi estremi che si sono abbattuti in Puglia dal 1° agosto a Natale, secondo il monitoraggio di Coldiretti Puglia, sulla base della Banca dati europea sugli eventi estremi Eswd
tgcom24.mediaset.it