(di Tiziano Rapanà) Manca pochissimo per il weekend dell’Immacolata e già immagino il vostro fermento per trovare un posto dove passare il weekend in tranquillità. Magari non tutti si sono ingegnati in anticipo. Alcuni sono alla ricerca del last minute più adatto ai loro desideri. Suggerisco, ai ritardatari, di fare una capatina a Napoli. Potranno visitare il Castel Nuovo, passeggiare piazza del Plebiscito, mangiare una pizza “Da Michele”. E magari la sera, potranno vedere uno spettacolo teatrale. Io consiglio di vederne uno che andrà in scena, da domani, nello storico teatro Augusteo. Parlo di Cyrano, il mitico musical scritto da Domenico Modugno e Riccardo Pazzaglia, che torna in scena a quarant’anni dal debutto. Gennaro Cannavacciuolo è il protagonista dello spettacolo, tratto dall’immorale testo di Rostand. Con lui, in scena, un grande cast di attori: da Cosima Coppola a Massimiliano Pazzagtlia. Non li cito tutti: in scena, tra attori, cantanti e ballerini, vedrete 25 artisti. Si racconterà la storia arcinota del temerario spadaccino e del suo amore impossibile per Rossana. Vi divertirete. Non vi racconto nulla della trama, dovreste conoscerla, ma spero vi sia ignota in modo tale da potervi godere al meglio l’intreccio narrativo del musical. Io detesto conoscere le trame dei film e spettacoli che andrò a vedere: non voglio sapere nulla, per godere al meglio la meraviglia – o la fetecchia – dal primo all’ultimo minuto. Nel caso di Cyrano, non ho problemi a dire che sarà l’eccellenza, la qualità creativa ad avere la meglio. Così fu nella prima edizione con Modugno e così sarà nella nuova versione, diretta da Bruno Garofalo, con Cannavacciuolo e Cosima Coppola. Gennaro è un attore di razza, apprezzato da Modugno e Pazzaglia. E Cosima Coppola è una sensibilissima attrice che ho avuto modo di apprezzare in innumerevoli fiction italiane. Scoperta da Salvatore Samperi, Cosima Coppola è stata una delle componenti fondamentali dei successi delle fiction prodotte da Alberto Tarallo. Approfitto dello spazio, per scusarmi con lei, anni addietro fu carina a rilasciarmi un ricordo di Salvatore Samperi per uno special su di lui che avevo pensato per il mio blog “A ciascuno il suo”. La cosa non andò in porto ed io non mi feci più sentire. Comunque basta parlare del passato, meglio pensare al futuro e dunque datemi retta: concedetevi un weekend allegro, andando a Napoli al teatro Augusteo per assistere all’importante ritorno in scena di uno dei spettacoli più importanti del secondo novecento italiano, sorretto da uno straordinario cast artistico e tecnico.