“Nel mondo un bambino su dieci nasce prematuro, va seguito con estrema attenzione e dedizione, salvaguardando non solo la salute del neonato ma anche lo stato d’animo e la partecipazione dei genitori”. Lo ha detto Giovanni Vento, professore associato di Clinica Pediatrica all’Università Cattolica e direttore della UOC di Neonatologia del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, in vista della Giornata mondiale dedicata ai bambini nati pretermine, nati prima della 37esima settimana di gestazione, che si celebra domenica. Per l’occasione il Policlinico Gemelli si illuminerà di viola, il colore che rappresenta la prematurità nel mondo. Diverse sono le iniziative che a partire da domani medici, operatori sanitari e associazioni di volontariato hanno organizzato presso il Gemelli: convegni e tavole rotonde dedicate al tema, e una festa dedicata alle famiglie. Ogni anno più 4000 neonati vengono alla luce al Policlinico Gemelli e di questi quasi 1000 sono accolti nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale, Sub intensiva, Patologia e Osservazione della UOC di Neonatologia: neonati con patologie complesse o fragilissimi perché venuti alla luce troppo presto. Ogni anno infatti 140 neonati con età gestionale inferiore a 32 settimane e/o con peso neonatale inferiore 1500 grammi ricevono cure altamente specialistiche per la gestione dell’insufficienza respiratoria e multiorganica cui vanno incontro, e sono seguiti dopo la dimissione attraverso una gestione multispecialistica a sostegno delle famiglie.