Innovazione, prevenzione e una protezione più inclusiva sono le richieste che emergono nel nuovo rapporto Episteme per Axa Italia
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Assicurazioni chiamate in causa per giocare un ruolo di primo piano, in partnership con il settore pubblico, per fornire un supporto concreto che coniughi innovazione, prevenzione e una protezione più inclusiva.
E’ questa la richiesta che emerge dal rapporto su cambiamento climatico e salute stilato da Episteme per Axa Italia.
“Il cambiamento climatico è il principale rischio emergente per gli italiani e la maggior parte è convinta che sia in cima ai temi prioritari”, si legge nella ricerca “Dal global warming alle nuove sfide per la salute“, presentata a Milano durante l’AxaForum 2019.
In particolare, dal rapporto è emerso che il 63,4% degli italiani indica il cambiamento climatico come principale rischio emergente, con una crescita di 16,7 punti percentuali rispetto al 2018.
A seguire gli intervistati indicano l’instabilità finanziaria (38,9%), la gestione delle risorse naturali (36,1%), le malattie croniche (33,5%).
Dall’indagine emerge che secondo il 72,4% degli intervistati gli effetti del surriscaldamento portano a un aumento delle malattie oncologiche (44,9%), aumento delle malattie respiratorie (24,8%), insonnia, allergia e altre patologie.
“In un mondo che è sempre più volatile di fronte a rischi emergenti, l’assicurazione avrà un ruolo sempre più importante nel promuovere una società e un’economia inclusive, sostenibili e resilienti”, spiega l’ad di Axa Italia Patrick Cohen.
Ecco perché la sfida va affrontata con lo “sviluppo di un modello integrato tra pubblico e privato”.
Dalla ricerca infatti emerge che gli intervistati si aspettano dalle assicurazioni una maggiore spinta alla sostenibilità (8,1%), lo sviluppo di prodotti di protezione legati agli effetti del cambiamento climatico (10,3%), ma anche investimenti e sostegno ad aziende e start up sostenibili (15,9%) e un ruolo attivo di lifestyle coaching.
Inoltre, per il 75,2% degli intervistati sarebbe necessaria una copertura che integri il Sistema sanitario nazionale.
Tra le soluzioni che interessano maggiormente, i dispositivi tecnologici per contattare personale specializzato in caso di bisogno, sia per quanto riguarda la manutenzione della casa (68,5%) che sulla salute personale (68%).
Emerge anche un grande interesse per le polizze parametriche legate al cambiamento climatico e per i prodotti salute: il 30,7% sarebbe disposto a sottoscrivere una polizza per accedere direttamente ai servizi di prevenzione; il 29.4% dichiara la massima propensione all’acquisto di polizze per danni provocati da agenti atmosferici e il 27,2% è interessato a soluzioni di scontistica a fronte dell’adozione di uno stile di vita sano, dell’effettuazione di test diagnostici e dell’installazione di dispositivi di sicurezza ad esempio in automobile.
Tgcom24