Mediobanca ha chiuso il primo trimestre del bilancio 2019-2020 con un utile netto di 271 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso. I ricavi sono invece cresciuti nel periodo del 7% raggiungendo quota 684 milioni, con margine d’interesse e commissioni in aumento complessivamente del 3%. Nel periodo, inoltre, gli impieghi verso la clientela sono saliti del 6% anno su anno a quota 45 miliardi di euro. Il Rote a fine periodo è superiore al 10%, mentre al 30 settembre scorso il Cet1 era pari al 14,2% (il total capital phase-in era pari al 17,4%). L’apporto delle partecipazioni sull’utile del primo trimestre 2019-2020 – quasi interamente riconducibile a Generali – è stato di 135,5 milioni di euro (98 milioni un anno fa). I risultati finanziari di Mediobanca conseguiti nel primo trimestre dell’esercizio 2019-2020 consentono all’istituto di proseguire “nel suo percorso di crescita” e “confermano la distintività e sostenibilità del suo modello di business”. Ovvero, si legge in una nota dell’istituto, con la “focalizzazione su attività ad elevata specializzazione e marginalità, la cui crescita deriva da tendenze strutturali di lungo termine, ampia dotazione di capitale, profilo di rischio tra i più contenuti in Europa”. Questi risultati portano Mediobanca in evidenza a Piazza Affari dove sale dell’1,27 a quota 10,7950 euro per azione dopo la diffusione dei conti del primo trimestre 2019-2020 chiuso con un utile di 271 milioni di euro (+10%), ai massimi livelli degli ultimi 3 anni e superiore alle previsioni degli analisti che stimavano nel periodo profitti per 250 milioni. L’amministratore delegato di Mediobanca è pronto a “confrontarsi” con Leonardo Del Vecchio, recentemente salito al 6,94% del capitale sociale dell’istituto. “Noi ci confrontiamo periodicamente e ci confronteremo con tutti gli azionisti e lo faremo anche con Delfin”, ha premesso Nagel durante una conference call con le agenzie di stampa organizzata per commentare i dati di bilancio del primo trimestre 2019-2020. In quest’ottica, ha aggiunto, “continueremo questa nostra prassi e ovviamente ci interfacceremo con Delfin per discutere di eventuali loro proposte e suggerimenti che valuteremo, come in tutti i casi, nel miglior interesse della banca”. Sempre rispondendo a una domanda sull’ingresso di Del Vecchio nel capitale di Piazzetta Cuccia, Nagel ha affermato che “dobbiamo rimanere concentrati sulle consegne (ha utilizzato il termine inglese delivery, ndr.) del nostro piano”, anche perché “siamo in un momento di mercato non facile in cui la discesa dei tassi che saranno negativi per i prossimi tre anni non faciliterà, anzi penalizzerà, i lavori della banche”. Per cui, ha concluso Nagel durante la conference call con le agenzie di stampa, “in questo momento dobbiamo rimanere concentrati su quello che facciamo e sulle consegne del nostro piano”. Mediobanca presenterà il prossimo business plan alla comunità finanziaria il 12 novembre. Secondo Nagel, il business plan “confermera l’attuale strategia in quanto ha portato buoni risultati”.