Bocciate le rimodulazioni dell’Iva proposte dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, per far quadrare i conti della manovra da 30 miliardi, il governo inserirà una raffica di balzelli sui consumi. Ci sarà una stretta sul fumo. Le accise sul tabacco aumenteranno di 160 milioni. Questo dovrebbe tradursi in un aumento delle bionde di circa 20 centesimi al pacchetto. Salta per ora, invece, la stretta sul diesel alla pompa. Dopo una dura presa di posizione di Matteo Renzi il governo ha deciso di non aumentare le accise sul gasolio. Nel cosiddetto catalogo del ministero dell’Ambiente sui sussidi ambientalmente dannosi, le agevolazioni sul diesel valgono 4,9 miliardi di euro. Ogni centesimo in più di accisa si tradurrebbe in un incasso per lo Stato di quasi 150 milioni. Con soli 4 centesimi di aumento, insomma, il governo avrebbe ricavato 600 milioni di euro. Fuori anche la tassa sugli zuccheri chiesta dal M5S. Anche per la plastica è in arrivo una stretta fiscale. In questo caso si tratterebbe di anticipare le richieste di una direttiva europea non ancora recepita. L’intenzione sarebbe al momento quella di imporre un’imposta di 20 centesimi per chilo di plastica . Anche la fortuna sarà tassata, con un prelievo più pesante sulle super-vincite come quella da 209 milioni del superenalotto. Ci sarà un sistema di scaglioni simili all’Irpef che partirà dal 15% sopra i 500 euro per arrivare al 23% oltre i 100 milioni. Per i giochi è previsto anche un nuovo aumento del prelievo unico erariale di un punto per le Awp (le vecchie slot machine) e le Videolotteries. Non del tutto accantonata nemmeno la tassa sulle sim aziendali.
Andrea Bassi e Luca Cifoni, ilmessaggero.it