Si è riunito questa mattina il Patto di consultazione di Mediobanca per esaminare i dati di bilancio relativi all’esercizio 2018-2019. Ovviamente, l’attenzione degli osservatori era tutta legata all’operazione con la quale Leonardo Del Vecchio, tramite la holding Delfin, si è portato al 6,94% dell’istituto spendendo quasi 580 milioni di euro. Tuttavia, si è appreso da fonti vicine al Patto, “questa mattina non si è discusso di un eventuale ingresso di Del Vecchio nel Patto stesso”, anzi, “il suo nome non è affatto circolato”. Inoltre, proseguono le fonti, dal fondatore di Luxottica “non è arrivata alcuna comunicazione o richiesta di voler entrare nel Patto, e neppure ha comunicato di avere acquisito la partecipazione, cosa che tra l’altro non sarebbe tenuto a fare”, precisano le fonti. Con il suo ‘blitz’, la Delfin di Del Vecchio è diventata la terza azionista di Piazzetta Cuccia dopo Unicredit (8,81%) e la Financiere de l’Odet di Vincent Bollorè (7,9%). I soci rappresentati nel Patto di consultazione, proseguono le fonti, hanno “manifestato il proprio apprezzamento per i conti del 2018-2019”, del resto “i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Il bilancio 2018-2019 che sarà approvato dall’assemblea del prossimo 28 ottobre, si è chiuso con un utile netto rettificato pari a 860 milioni di euro (+8%) e con la proposta di un dividendo pari a 0,47 euro per azione, lo stesso ammontare staccato per l’esercizio precedente, ma con un pay-ouy (la quota di utile netto che sarà distribuito agli azionisti) in crescita al 50%. Nella prima metà di novembre, invece, è prevista la presentazione del nuovo piano di mediobanca, mentre il Patto tornerà a riunirsi, come di consueto, a febbraio prossimo per l’analisi dei conti relativi al primo semestre del bilancio 2019-2020.