Lo scoop arriva dalle colonne di Cnn e dal New York Times che sostengono che la Cia sia riuscita a infiltrare un suo uomo nella cerchia ristretta di Vladimir Putin. Da questa posizione privilegiata l’agente Usa sarebbe riuscito non solo a avere informazioni strategiche di prima mano, ma anche le prove del fatto che Mosca abbia deciso di intervenire con discrezione, ma efficacia, nella campagna presidenziale negli Stati Uniti, a beneficio di Donald Trump.
Ovviamente non è dato sapere chi sia questo agente infiltrato, ma si sa che non è più al Cremlino, ma che è stato esfiltrato all’inizio del 2017. Le ragioni del ritiro dell’agente non sono chiarissime. C’è Cnn che sostiene che l’agente sia stato richiamato per evitare che il Presidente Trump ne mettesse a rischio la copertura, mentre il New York Times sostiene che l’agente sia stato richiamato perché le inchieste sul RussiaGate rischiavano effettivamente di farlo scoprire dallo spionaggio russo.
Alice Mattei, Business Insider Italia