(Repubblica) Ultimo giorno sul listino milanese per il titolo quotato dal 2001. Dal 7 aprile sarà operativa la fusione con International Game Technology, patient acquistata per 4,7 miliardi, e il titolo Igt scambierà sul mercato di New York. Un altro pezzo da novanta saluta la Borsa, strappando nel finale
MILANO – La Borsa italiana si è abituata in questi anni a veder partire i suoi ‘campioni’: un po’ come accade per il campionato di calcio, i (pochi) pezzi da novanta rimasti a rappresentare l’industria tricolore quotata hanno preso la via dell’estero per cercare di giocare ad alto livello, nei loro mercati di riferimento. La speranza è che, a differenza di quanto sta accadendo nel calcio, le (poche) matricole di oggi siano i pezzi da novanta del futuro. E così, prima della pausa pasquale delle contrattazioni, Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa milanese, celebra l’ultimo giorno di quotazioni a Piazza Affari per Gtech, la ‘vecchia’ Lottomatica che aveva debuttato sul listino di Milano nel 2001.
Il destino della controllata De Agostini è a stelle e strisce: ha perfezionato la fusione con International Game Technology e dal 7 aprile il gruppo cambierà nome e sarà quotato sul New York Stock Exchange, come Igt. Oltre alla quotazione nella Grande Mela, il nuovo colosso del gioco regolamentato avrà sede legale nel Regno Unito, e sedi operative a Roma, Las Vegas e Providence. Si ricalca dunque in pieno l’operazione che ha portato Fiat in sposa a Chrysler: quotazione principale sul listino Usa, che permette senza dubbio di entrare più agevolmente nel radar degli investitori internazionali, e sede legale fuori dal Belpaese. Nel caso di Fca, è stata scelta l’Olanda come sede legale e il Regno Unito per ragioni fiscali.
Il gioco del Lotto resterà comunque in capo a una società italiana: a metà marzo il ramo d’azienda cui fa capo la concessione è stato infatti conferito alla controllata Lottomatica spa. Ieri, comunque, Gtech ha formalizzato che le condizioni sospensive della fusione sono state tutte soddisfatte e che appunto dal 7 aprile procederà con il concambio previsto per le azioni.
L’intero riassetto di Gtech nasce con l’acquisizione da 4,7 miliardi di dollari in contanti e azioni di International Game Technology annunciata l’estate scorsa. Una fusione che secondo il gruppo permetterà sinergie per oltre 280 milioni di dollari e benefici sugli utili già dal primo anno di attività. La fusione prevede per i soci di Igt, già quotata sul Nyse e con sede a Las Vegas, oltre a 13,69 dollari in contanti, anche 0,1819 azioni della nuova holding per ciascuna azione posseduta.
Ai soci Gtech andranno invece azioni della nuova holding in un rapporto unitario. L’intera operazione ha un valore di 6,4 miliardi di dollari, inclusi 1,75 miliardi di dollari di debito Igt. Il gruppo De Agostini, che oggi controlla Gtech al 59,5%, dopo la fusione avrà il 47% di Igd.
In Borsa, intanto, dopo una partenza piatta il titolo si commiata da Piazza Affari con uno strappo che lo porta anche in asta di volatilità. Al suo posto, nel paniere del Ftse Mib, tornerà Ansaldo Sts.