Una donna italiana su tre , nella sua vita, ha già tradito. Molto, troppo? Poco, almeno rispetto agli uomini: in Italia uno su due ammette di essere stato infedele. Meno anche rispetto al passato: il dato, contenuto all’interno dell’Osservatorio Europeo dell’Infedeltà (commissionato dal sito per incontri extraconiugali Gleeden e realizzato all’istituto di sondaggi francese Ifop su un panel di 5mila donne di Italia, Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna), è in calo in confronto a quello fotografato dallo studio precedente, nel 2014. Un calo minimo, di un solo punto percentuale. Ma che la dice lunga: l’Italia è l’unico paese tra quelli esaminati ad aver registrato una flessione delle donne infedeli. In Gran Bretagna, dove le donne che hanno già tradito sono il 33% come da noi, negli ultimi quattro anni c’è stato un aumento di quattro punti percentuali. In Spagna, fanalino di coda con «solo» il 30% delle donne infedeli, l’aumento è stato di due punti percentuali.
Perché le donne tradiscono
«In Italia subiamo ancora l’influenza di un certo retaggio culturale e religioso: il tradimento, per le donne e dalle donne, è considerato qualcosa che ci si concede solo se la coppia non funziona più. Solo allora si sentono legittimate a guardarsi intorno», analizza Roberta Rossi, presidente della Federazione italiana di sessuologia scientifica. I dati presentati da Gleeden lo confermano: il 55% delle donne che hanno già tradito lo ha fatto perché provava attrazione fisica e sessuale verso l’amante, una su due invece come conseguenza della mancanza di attenzioni da parte del partner ufficiale e il 43% perché innamorata dell’altra persona. Insomma, da un lato le donne si concedono la libertà di concretizzare l’attrazione che sentono verso persone esterne dalla coppia ma dall’altro ammettono di tradire anche perché insoddisfatte del partner attuale o, semplicemente, perché innamorate di un altro.
Cosa succede dopo il tradimento
Non stupisce quindi che per il 37% di loro il rapporto con l’amante, una volta chiuso con il partner ufficiale, si sia trasformato in una nuova storia d’amore. «Le donne tendono ad affezionarsi all’amante e a creare, con lui, una storia parallela a quella che già stanno portando avanti. Come fosse quasi un secondo marito: ecco perché può succedere che poi lo diventi davvero», conclude la psicologa. Il 14%, invece, ha tradito ma non ha lasciato ed è tuttora in coppia con il partner ufficiale.
Cos’è il tradimento oggi?
Nel tradimento classico, cioè quello fisico, non c’è solo il sesso: il 28% delle italiane ha baciato un altro. Se poi nel conto inseriamo anche il tradimento «mentale», le percentuali crescono ancora di più: il 48% ha ammesso di aver immaginato di fare l’amore con una persona diversa dal compagno, il 27% ha fatto l’amore con il partner pensando a un altro. C’è anche il tradimento «virtuale»: il 22% delle italiane ha flirtato via chat o email con un altro, il 14% ha fatto sexting scambiandosi messaggi o immagine spinte.
Il profilo della «traditrice»
Il tradimento maschile e femminile è ancora percepito in modo diverso (il 75% delle donne italiane intervistate ha dichiarato che nella sua cerchia di amici la gente è più scioccata quando, in una coppia, è lei a tradire), ma il profilo della «traditrice» come evidenziato dal sondaggio sembra avvicinarsi allo stereotipo del «traditore» maschile. Si tratta di una donna molto attraente (46%), con uno stipendio dai 2mila euro netti al mese in su (54%), di categoria socio-professionale medio-alta (55%), residente in città (76%), matura (il 41% ha dai 30 ai 39 anni). Per il partner (che nel 50% dei casi considera meno attraente di lei) prova unicamente affetto (45%) oppure principalmente desiderio (49%): nella sua relazione di coppia è insoddisfatta o sul piano sessuale o su quello sentimentale. Oppure su entrambi. Non è un caso, secondo la Rossi, se la traditrice donna e il traditore uomo si somigliano: «E’ parte della trasformazione culturale che sta ridisegnando il ruolo della donna: il tradimento non cambia, ad essere cambiato è il fatto che non è più appannaggio maschile». Appannaggio, semmai, di una certa fascia sociale: «Questi dati sembrano dimostrare che per tradire dobbiamo averne l’occasione, anche dal punto di vista economico. Il tradimento, insomma, a volte è meno democratico di quanto si possa pensare».
Greta Sclaunich, Corriere.it