L’acquirente, un consorzio guidato da Arjun Infrastructure Partners e da Fengate Capital Management, ha acquistato 23 aree di servizio sulle autostrade 400 e 401 in Ontario e il 100% posseduto da HMSHost nelle attività in concessione di SMSI Travel Centres per 190 mln di dollari Usa, un prezzo elevato. Titolo in rialzo. Per Equita (buy) aumentano le risorse per potenziali M&A
Autogrill cede le attività autostradali canadesi a un prezzo elevato. HMSHost Corporation, tramite alcune sue controllate, ha completato la cessione di tutte le sue attività nei travel centres sulle autostrade del Canada, costituite dalle partecipazioni detenute dalle canadesi HMSHost Motorways Inc. e HMSHost Motorways L.P, in tre distinte partnership a cui si aggiungono le attività in concessione di tre aree di servizio interamente possedute e gestite da SMSI, controllata di HMSHost.
Anche KD Infrastructure L.P., partner di HMSHost nelle tre partnership, ha ceduto contestualmente le sue quote di partecipazione. L’accordo prevede, inoltre, corrispettivi aggiuntivi basati su iniziative successive al closing. L’acquirente, un consorzio guidato da Arjun Infrastructure Partners e da Fengate Capital Management, ha acquistato le attività di HMSHost e KDLP in tutte le 23 aree di servizio sulle autostrade 400 e 401 in Ontario, gestite con il marchio ONroute, che hanno concessioni di durata sino al 2060 e hanno realizzato nel 2018 un fatturato annuo complessivo pari a 111 milioni di dollari.
Non sono state fornite ulteriori indicazioni sulle marginalità (ebitda/ebit) della società interamente posseduta e delle tre partnership (dove in una Autogrill detiene il 51%, mentre nelle rimanenti il 49%) e l’entità degli utili da partecipate/minoranze. La quota di pertinenza di HMSHost è pari 255 milioni di dollari canadesi (190 milioni di dollari Usa, circa il 5% dell’enterprise value del gruppo) a fronte della cessione delle quote di partecipazione di HMSHost nelle concessioni autostradali canadesi e del 100% posseduto da HMSHost nelle attività in concessione di SMSI Travel Centres. Naturalmente è previsto che HMSHost provveda a supportare la continuità del servizio per un periodo di transizione.
Più nel dettaglio, le attività cedute da HMSHost includono le attività di SMSI (partecipazione 100% detenuta da HMSHost), HK Travel Centres LP (partecipazione 51% detenuta da HMSHost) e HKSC Developments LP & HKSC Opco LP (partecipazione 49% detenuta da HMSHost). Il mercato approva la cessione, premia il titolo Autogrill con un +2,68% a 9,21 euro.
“La notizia è positiva in quanto in via preliminare stimiamo un multiplo enterprise value/ebitda non lontano da 20 volte (18,3-20,5 volte secondo le stime di Fidentiis, ndr), assumendo una marginalità media leggermente minore di quella del business Nord americano che è molto esposto agli aeroporti, che si confronta con un multiplo ev/ebitda 2019 di Autogrill di 7,2 volte con una durata media del portafoglio di 7 anni e una creazione di valore a bassa singola cifra”, commenta Equita . Fidentiis (rating buy e target price tra 10,1 e 10,3 euro) ha assunto un margine ebitda dell’8-9% per le attività vendute, al di sotto del margine 2018 del Nord America all’11%, coerentemente con la minor redditività media delle autostrade (17% delle vendite in Nord America) rispetto agli aeroporti (83%).
In più Autogrill è delevereggia. Equita stima post deal un rapporto debito netto/ebitda adjusted 2019 di 1 volta da 1,3 volte, il che aumenta le risorse per potenziali M&A in aree a maggior crescita. E anche se diminuisce la durata media del portafoglio, Autogrill riduce l’esposizione al canale autostradale (Equita stima dal 33% al 31,5% delle vendite 2018) che è il canale con i tassi di crescita/Roce più contenuti. “Crediamo che durante il Capital Markets Day del 4 di giugno saranno offerti maggior dettagli”, conclude Equita che sul titolo Autogrill mantiene il rating buy e il target price a 10,4 euro.
Anche Banca Imi ribadisce buy con un prezzo obiettivo a 10,4 euro, giudicando positivamente la notizia visto che Autogrill riduce sensibilmente la sua esposizione al business delle autostrade nordamericane, che lo scorso anno ha generato 470 milioni di dollari di vendite con una redditività del 7%, ben al di sotto del margine ebitda del canale aeroportuale, superiore al 12%. “Strategicamente parlando, questa mossa è coerente con l’atteggiamento di Autogrill di ridurre il peso del business delle autostrade, che negli ultimi anni ha sofferto a causa del calo del traffico e del trend volatile dei consumi, mentre sembra finanziariamente solida. Ora Autogrill può concentrarsi su aziende in rapida crescita e più redditizie e può sfruttare le risorse derivanti dalla cessione per investirle in attività retail convenienti”.
Insomma, Autogrill ha venduto un asset che ha sempre sofferto a un multiplo interessante, aggiunge Mediobanca Securities (rating outperform e target price a 11,30 euro), che dal punto di vista strategico apprezza la cessione di un’azienda che ha sottoperformato dal 2017 e che deve ancora affrontare un contesto difficile. Dal punto di vista finanziario, “l’accordo rafforza ulteriormente il profilo di Autogrill con il rapporto debito netto/ebitda 2019 migliorato da 1,4 a circa 1,1 volte, aumentando quindi la disponibilità di risorse per potenziali acquisizioni. La società ha infatti confermato l’interesse per una crescita esterna con la pubblicazione dei risultati del 2018″.
Milanofinanza.it di Francesca Gerosa