Passo dopo passo la stamperia si è trasformata in una moderna azienda tipografica
IL SUCCESSO DI RUBBETTINO, ORGOGLIO CALABRESE
(di Cesare Lanza per Il Quotidiano del Sud) Oggi, prima di tutto, citerò la casa editrice Rubbettino (nata nel 1972 a Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro), orgoglio culturale e imprenditoriale della Calabria. All’origine il successo fu dovuto all’impegno e alla caparbietà di Rosario Rubbettino, il fondatore. Il primo nucleo aziendale era costituito inizialmente da una tipografia e da una piccola casa editrice. Oggi il presidente della Rubbettino editore e della Rubbettino industrie grafiche é Florindo, erede, insieme con il fratello Marco, di Rosario. Florindo, nato a Cosenza nel 1971, nel 1995 si è laureato in Scienze Politiche all’Università Luiss di Roma con una tesi in ‘Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa’, sul tema “L’editoria libraria nel Mezzogiorno dall’800 ad oggi”. Ha diretto dal 2008 al 2011 Quale impresa, la rivista nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria ed è stato Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Calabria. Passo dopo passo la stamperia si è trasformata in una moderna azienda tipografica che offre oggi servizi di stampa a molte altre case editrici italiane. E la produzione editoriale è diventata sempre più intensa e qualificata, fino a imporsi come un punto di riferimento per quanti a vario titolo si occupano di economia, politica e scienze sociali. Nel catalogo, tra gli altri, Dario Antiseri e Lorenzo Infantino, Massimo Baldini e Sergio Ricossa. Sotto la loro direzione fu inaugurata la celebre collana “Biblioteca austriaca”, che ha proposto in lingua italiana, spesso per la prima volta, i classici delpensiero austriaco liberale. Al momento della morte di Rosario Rubbettino, nel 2000 ilcatalogo della casa editrice calabrese contava oltre 2000 titoli, con una produzione di 150 volumi l’anno. Oggi si va verso diecimila titoli, con una produzione annua di circa 400 novità (prevalentemente saggistica).
DOMANI ALLA CAMERA IL LIBRO DI SAIJA SU FRANCESCO CRISPI
Domani, martedì 28 maggio, allaCameradei Deputati (Saladella Lupa), dalle ore 15, si terrà la presentazione del Libro “Francesco Crispi” del professor Marcello Saija. Editore Rubbettino. Marcello Saija, ordinario di Storia delle Istituzioni Politiche a Palermo, ha insegnato nelle università di Catania e Messina con il ruolo di Direttore del Dipartimento di Studi Politici internazionali. Coordinatore nazionale di un progetto di ricerca sulla formazione della identità nazionale nelle comunità italo derivate d’America, ha fondato e diretto la Rivista di Studi Politici Internazionali ‘Grotius”. Visiting Professor nella Stony Brook University di New York e nel Trinity College di Hartford, nel 2008 è stato nominato membro del Comitato Scientífico del Museo Nazionale delle Migrazioni e, nel 2012, a Palermo è stato delegato del Rettore perla realizzazione del Museo regionale siciliano dell’Emigrazione. Saija si è occupato di Storia dell’Italia contemporanea dedicando i suoi studi alla crisi dello Stato liberale, al fascismo e all’emigrazione siciliana. E dirige oggi il Corso di Mediazione linguistica e culturale presso il Consorzio Universitario di Agrigento.
IL LIBRO SU FRANCESCO CRISPI
Il volume di Saija ripercorre la biografia di Francesco Crispi (Ribera, 4 ottobre 1818 – Napoli, 11 maggio 1901), valutando i giudizi della storiografia alla luce di recenti ricerche. Superando gli schemi dell’incoerenza tra il giovane ed il vecchio Crispi, per i quali lo si addita prima cospiratore repubblicano,poi riformistamonarchico, prima rivoluzionario, poi repressore, prima sostenitore dell’autodeterminazione dei popoli poi colonialista, i saggi rintracciano il filo conduttore di un uomo che sin dalle prime esperienze professionali e politiche mostra di credere nella costruzione modernizzante di uno Stato amministrativo capace di scardinare i residui notabiliari e di governare: secondo un disegno, certo elitario, in linea con la sua cultura massonica, ma non reazionario come pretende chi legge inmodo semplicistico la vicenda dei fasci siciliani. Lo scorso anno, in occasione degli eventi legati al bicentenario dalla nascita dello statista di Ribera, Saija era il direttore del comitato scientifico che avevail compito di redigereuna revisionedel giudizio politico su Crispi: mise in scena al teatro di Agrigento una pièce teatrale che vide salire sul palco, nelle vesti di Crispi, il grande attore siciliano Pippo Pattavina.
ARMAO, BONINI, SCOCA, MELIS
Interverranno domani alla presentazione dell ibro su Crispi il Vicepresidente della Regione siciliana Gaetano Armao (nato a Palermo il 14 gennaio 1962), Francesco Bonini, Rettore della LUMSA a Roma, Franco Gaetano Scoca, Università di Roma La Sapienza, e Guido Melis, anch’egli de La Sapienza, nato l’8 novembre 1949 a Sassari. Presenti anche il curatore e I’editore. (Ndr: Ai fini della partecipazione è necessaria la registrazione, da effettuarsi entro le ore 13 di oggi, 27 maggio).