Francesco Gaetano Caltagirone , attraverso Gamma Srl, ha acquisito, il 17 maggio, 1.750.000 obbligazioni emesse dal gruppo assicurativo Generali a un prezzo medio di 103,1766 euro. L’imprenditore ha speso la bellezza di 180,559 milioni di euro per un’emissione che scadrà fra dieci anni a gennaio 2029, che stacca una cedola del 3,875% (ISIN XS1941841311). Si tratta di titoli con taglio minimo di entrata di 100mila euro. Dall’inizio dell’anno il bond ha visto il prezzo oscillare da sotto la parità (99,12) fino a un massimo di 105,3. Caltagirone ha effettuato l’acquisto sulla piattaforma Marketaxess Europe Limited (Mael).
L’imprenditore romano ha in mano oltre il 5% (5,0013%) del capitale del gruppo assicurativo di Trieste e figura, secondo i dati Consob aggiornati al 14 maggio scorso, al secondo posto per importanza dopo Mediobanca , che detiene il 13,465%. Terzo è Leonardo Del Vecchio con il 3,163% e poi c’è la famiglia Benetton con Edizione Srl al 3,049%. In realtà dall’ultima assemblea dei soci sono emerse percentuali riviste. Ovvero: Piazzetta Cuccia dovrebbe avere il 12,92%, Leonardo Del Vecchio il 4,86%, Edizione Srl il 4%, confermata la galassia Caltagirone al 5,003%.
Il titolo del gruppo assicurativo è salito bene quest’anno, registrando una performance dell’11,64% da gennaio per un capitalizzazione di mercato di 25,58 miliardi di euro. In merito all’azionariato di Generali , Luciano Benetton ha detto in un’intervista a chiare lettere che il gruppo “deve restare italiano”. E ricordando la cordata degli azionisti forti, quindi, “ci sono anche Caltagirone , Del Vecchio e Mediobanca . È un bel pacchetto italiano che, tutti e tre insieme, vorremmo rafforzare”, ha aggiunto, precisando a proposito del nuovo consiglio di amministrazione che “non abbiamo alcun rappresentante nel consiglio e ci sta bene così”. Questa mattina il titolo Generali sale dello 0,34% a Piazza Affari a quota 16,35 euro.
Elena Dal Maso, Milano Finanza