Per la prima volta nella sua storia il Vaticano ha una squadra di calcio femminile, che esordirà il 26 maggio affrontando in amichevole le ragazze della Roma (arrivate quarte in serie A), per poi volare a Vienna il prossimo 22 giugno per misurarsi contro una selezione locale, nell’ambito di un torneo internazionale organizzato dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù. «Papa Francesco ha dato un considerevole impulso alla presenza delle donne in Vaticano – ha spiegato al Guardian Danilo Zennaro, in qualità di rappresentante dell’associazione “Sport in Vaticano” – e questa iniziativa ne è un’ulteriore dimostrazione. Del resto, avendo una squadra maschile di calcio da 48 anni, era giusto offrire la possibilità anche alle donne che lavorano in Vaticano di praticare questo sport».
Gestite da Susan Volpini, segretaria dell’associazione «Donne in Vaticano», e allenate da Gianfranco Guadagnoli, le giocatrici in maglia gialla e calzoncini bianchi sono dipendenti del Vaticano (il 60%) oppure sono mogli (il 20%) e figlie (il restante 20%) di impiegati che lavorano all’interno delle strutture papali e sebbene la maggior parte di loro abbia un’esperienza calcistica solo amatoriale, tre hanno però giocato ad alti livelli, come l’attaccante camerunense Eugene Tcheugoue, che è anche il capitano della squadra. «La sfida contro la Roma sarà difficile, ma se alla fine perderanno 30 a 0 non importa, perché ciò che conta è che queste donne abbiano l’opportunità di conoscere dei giocatori professionisti e di creare legami e amicizie», ha concluso Zennaro.
Simona Marchetti, Corriere.it