Calano del 17% le vendite degli iPhone nel secondo trimestre fiscale terminato lo scorso 30 marzo, facendo contrarre gli utili e i ricavi di Apple ma meno del previsto. I risultati, al top delle aspettative di Wall Street, hanno messo le ali ai titoli nell’after hours di Borsa schizzati oltre il 5%.
I profitti di Apple nel periodo sono scesi del 16% a 11,56 miliardi di dollari mentre i ricavi sono diminuiti del 5% a 58,02 miliardi. Sul business degli iPhone, che rappresenta circa i due terzi del fatturato totale di Apple, ha pesato il rallentamento in Cina, ma secondo quanto dichiarato dal direttore finanziario Luca Maestri, la situazione è in miglioramento e il taglio del prezzo degli smartphone della Mela nello Stato del dragone ha sostenuto le vendite. “Pensiamo che il miglioramento proseguirà anche nel terzo trimestre”, ha affermato Maestri.
Balzo del 16% del fatturato servizi
La frenata degli iPhone è stata in parte compensata dal balzo del 16% del fatturato dei servizi, a partire dalla vendita di app e dalle sottoscrizioni per la musica in streaming. I servizi hanno registrato “il più alto tasso di crescita di sempre”, ha tenuto a sottolineare l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, indicando che i mesi peggiori dovrebbero essere alle spalle.
“Il buon livello di fiducia” sul trimestre in corso ha portato Apple a stimare ricavi compresi tra 52,2 miliardi di dollari e 54,5 miliardi. Dall’inizio dell’anno le azioni Apple in Borsa registrano guadagni del 27%.