Montesacro, Centocelle, Tivoli e Anzio. Sono i luoghi scelti da una banda di usurai per tenere sotto scacco decine di vittime, soprattutto commercianti, che venivano anche ricattati e minacciati quando non pagavano. All’alba di giovedì gli agenti della Squadra mobile, coordinati dal pool antiusura della procura, hanno eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti accusati di associazione per delinquere finalizzata all’usura, all’istruzione e all’esercizio abusivo dell’attività creditizia. Fra le vittime anche il dj radiofonico Marco Baldini.
Perquisizioni in corso
Sono tuttora in corso numerose perquisizioni a casa delle persone arrestate e anche di altre indagate che facevano parte della banda. Il giro di denaro collegato agli usurai era particolarmente elevato come anche quello delle vittime, terrorizzate perché non riuscivano a pagare le rate dei debiti.
Le vittime
Numerose le vittime della banda che praticava interessi fino al quindici per cento a settimana con una sanzione del 20 per cento per ogni ritardo nei pagamenti. Che comunque venivano accompagnati da minacce esplicite di conseguenze fisiche alle vittime e ai loro familiari: “Ti scanno”, “ti vengo a prendere a casa”, “ti Insegno come si sta il mondo”. Al vertice dei tre gruppi di usurai che gestivano gli affari c’erano altrettanti capi, un pregiudicato calabrese di 53 anni e due romani incensurati di 56 e 51, con un contabile di 55 anni e un mediatore di 54 che si occupava, prima da vittima e poi come appartenente del gruppo, a tenere i contatti con altri commercianti in debito sia a Roma sia ad Anzio-Ardea e Tivoli. Con un altro gruppo di persone che aveva invece il compito di recuperare anche con minacce e violenza i crediti insoluti.
Rinaldo Frignani, Corriere.it