Addio al Partito Conservatore di Theresa May da parte di tre deputate ribelli pro-Remain, Anna Soubry, Sarah Wollaston e Heidi Allen. Il terzetto ha annunciato l’adesione al Gruppo Indipendente formato da otto colleghi usciti a loro volta in questi giorni dal Partito Laburista di Jeremy Corbyn. E hanno motivato la scelta con il dissenso dalla linea sulla Brexit della premier e di un partito condizionato a loro dire dai falchi brexiteers dello European Research Group e dagli alleati della destra unionista nordirlandese del Dup.
May, obiettivo togliere backstop dal tavolo – Theresa May intende negoziare con l’Ue “soluzioni alternative” a margine dell’accordo sulla Brexit per “togliere dal tavolo il backstop” sull’Irlanda. Lo ha ribadito nel Question Time prima di partire per Bruxelles, glissando però sulla richiesta di Jeremy Corbyn di precisare con quale proposta specifica. La premier ha poi ribadito che l’unico modo per evitare un no deal “è approvare un deal” o revocare la Brexit, cosa che andrebbe “contro la volontà del referendum del 2016”. E ha confermato la data del 29 marzo per l’uscita.
Fonti, incontro May-Juncker si prevede interlocutorio – Non si attende una svolta dall’incontro tra la premier britannica Theresa May ed il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, oggi pomeriggio. Sarà piuttosto una discussione interlocutoria alla quale ne seguiranno altre, spiegano fonti diplomatiche europee. Intanto domani dovrebbe tenersi un nuovo incontro tra il capo negoziatore dell’Ue Michel Barnier, il ministro per la Brexit Stephen Barclay e l’attorney general del governo Geoffrey Cox, mentre, sempre domani, alle 12.30 il leader laburista Jeremy Corbyn sarà alla Commissione europea.
ANSA