di Cesare Lanza per LaVerità
Matera
Gli eccessi sono un peccato mortale. Era prevedibile l’entusiasmo perla proclamazione della splendida città lucana come capitale della cultura per l’Europa 2019. «Si riparte dal Sud», ha detto il presidente Sergio Mattarella, Bene! Ma precisamente da dove? I collegamenti con la capitale della cultura sono vergognosamente pessimi: per ferrovie, autostrade e aerei. Urgono interventi concreti.
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Lele Mora
Una nuova disavventura dell’ex reuccio (come procuratore) del mondo dello spettacolo. Questa volta Lele si è spinto in un campo di nomadi per acquistare non si è capito bene cosa, pare champagne. Risultato: lo hanno rapinato di 40.000 euro. Riuscirà a venir fuori da quest’ultimo scivolone, prevedono i suoi amici: ha una vitalità inesauribile. Impossibile metterlo ko.
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Nicolò Zaniolo
19 anni, qualità calcistiche da campionissimo. Il ct Roberto Mancini lo ha convocato in Nazionale senza che avesse giocato un minuto in serie A. Eusebio Di Francesco lo ha schierato in Champions e titolare nella Roma. L’Inter lo aveva ceduto pur di avere Nainggolan. La mamma, bella e fascinosa, impazza sui social e si dice pronta per il Grande fratello. Questo è il successo, bellezza!
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Adriano Celentano
L’attesissimo show Adrian su Canale 5 ha avuto un discreto risultato di ascolti (20,5 la prima sera), ma è stato subissato da critiche feroci e irridenti ironie. Valeva la pena di rinviare per anni questo banalissimo cartoon? Si ripropone una vecchia idea: per una grande star, come Celentano, sarebbe preferibile ritirarsi quando si è al massimo della popolarità.
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I bambini di San Siro
Nella partita tra Inter e Sassuolo, ottima l’iniziativa di aprire tribune e gradinate a 11.000 bambini, tifosi di tutte le squadre di calcio. Entusiasmo alle stelle: no ai «buu» razzisti, incessante il tifo per i campioni presenti e anche quelli assenti, perfino del passato. Una saiutare boccata d’aria pura, in giorni terribili dello sport più amato dagli italiani. Che forse non è neanche più uno sport.
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Christine Lagarde
A volte ritornano! Dal 2011 alla guida del Fondo monetario internazionale, la signora Lagarde non ci hamai risparmiato frecciate e critiche. Vigorose le repliche, con Salvini cha ha dichiarato che il vero problema è il Fmi. Lagarde avrebbe fatto bene a imitare Juncker, che si è pentito dell’esagerata severità verso la Grecia.