I fortunati eredi di un cognome famoso ce la mettono tutta per essere all’altezza dei genitori e talvolta riescono ad affermarsi. Ma il dubbio resta: ce l’hanno fatta per meriti propri o grazie al prezioso aiutino?
Di Cesare Lanza per LaVerità
*Ha collaborato Camilla Santoro
Da Pipolo al giovane erede Federico Moccia, ai figli di Gianni Morandi e Adriano Pappalardo, dalla bella Amanda Sandrelli figlia di Stefania, dall’inquietante Marianna Scalfaro, figlia di uno dei più controversi presidenti della nostra Repubblica, fino alla brava e professionale Gaia Tortora, figlia dell’indimenticabile Enzo… Concludiamo la lunga carrellata dei «figli di» personaggi importanti. La domanda in tutti i casi resta questa: i fortunati eredi di un cognome famoso, e/o prestigioso, si sono affermati grazie a meriti propri, o hanno deluso le ragionevoli, esagerate, aspettative? Un aspetto è certo: l’aiutino ricevuto dal grande cognome è s tato innegabile e prezioso.
MOCCIA Giuseppe Moccia, detto Pipolo (Viterbo, 1933 – Roma, 2006), sceneggiatore e regista (celebre duo Castellano e Pipolo). Oltre ad aver fatto la storia della commedia all’italiana degli ultimi anni, il duo ha anche continuato a lavorare per la televisione, in particolare per lo show di Enrico Montesano nel 1997. Il figlio, Federico (Roma, 1963), diventa famoso nel 2004 con il libro Tre metri sopra il cielo, venduto in tutti i Paesi d’Europa ma anche in Giappone e in Brasile. In totale ha venduto 1,8 milioni di copie solo in Italia. Nel 2012 eletto sindaco del comune abruzzese di Rosello in provincia di Chieti con l’89,87%. PAPÀ ECCEZIONALE, FIGLIO ASTUTO NEL MARKETING.
MORANDI Gianni Morandi (Monghidoro, 1944), l’eterno ragazzo della musica leggera italiana, ha alle spalle oltre mezzo di secolo di carriera, tra successi, cadute e risalite. L’altra sua grande passione, il calcio, lo vede nel 1981 tra i fondatori della Nazionale italiana cantanti, mentre nel 2010 il Bologna (sua squadra del cuore) gli riconosce il titolo di presidente onorario, conservato fino ad ottobre 2014. Il figlio Marco (Roma, 3974) è cantante, attore e compositore. Della musica del padre ha detto: «La musica di mio padre non riesco a giudicarla. L’ho ascoltata talmente tanto. Non so nemmeno dire se è bella, se mi piace 0 non mi piace». INCONSISTENTE.
PAPPALARDO Adriano Pappalardo (Copertino, 1945); il successo arriva nel 1979 con il brano Ricominciamo, suo eterno cavallo di battaglia. Nel gennaio 2006, ospite a Domenica In, condotto da Mara Venier, ha un violento scontro verbale con Antonio Zequila, e l’allora direttore di Raii Fabrizio Del Noce lo allontana dall’azienda. Il ritorno sulla rete avviene qualche anno dopo, con la partecipazione al programma I raccomandati (2011). Il figlio Laerte (Milano, 1976), da bambino esordisce come cantante e insieme al padre canta la sigla di Fantastico 5 (varietà Rai). In tv attore in Classe di ferro e inviato nel programma La vita in diretta. Nel 2011 partecipa all’ottava edizione dell’Isola dei Famosi. Il suo motto è: «Vivi la vita senza tener conto dei giudazi altrui». L’AMBENTE SI INFISCHIA DI LUI E LUI RICAMBIA INFISCHIANDOSI DI TUTTI.
SANDRELLI Stefania Sandrelli (Viareggio, 1946), nel 2005 a Venezia Leone d’oro alla carriera. A16 anni inizia una relazione con Gino Paoli, che era sposato e le ha dedicato la canzone Sapore di sale. Sulla propria vita sentimentale dice: «Sono stata con una ventina di uomini. Ne ho amati un po’ di più. Ma non ne sono sicurissima». La figlia Amanda (1964, Losanna), attrice, ha recentemente lavorato per produzioni televisive di successo, come le serie Positano e Il giudice Mastrangelo e le fìction Le madri, Perlasca: un eroe italiano e Mafalda di Savoia. Al cinema ha avuto un ruolo in Ricordati di me (2003), di Gabriele Mucchio, e nell’esordio alla regia della madre Stefania, Christine Cristina (2009). FIGLIA GRAZIOSA E VOLENTEROSA.
SCALFARO Oscar Luigi Scalfaro (Novara, 1918 – Roma, 2012), nono presidente della Repubblica dal 1992 al 1999. La sua presidenza fu controversa, per il modo in cui gestì alcune situazioni di difficoltà politica e istituzionale nei primi anni Novanta, quelli di Tangentopoli e della fine della Prima Repubblica. La figlia, Marianna (Novara, 1944), è uscita di scena dopo il settennato del padre, in cui lo accompagnava anche nelle occasioni più formali. Torna visibile con intermittenza. Ad esempio durante le primarie del Pd del 2007, quando si schierò a favore di Rosy Bindi. Si chiamava Gianna Rosa, ma fu ribattezzata Marianna, come la madre. Al Quirinale veniva chiamata la «signorina». PADRE E FIGLIA NON ESEMPLARI.
TORTORA Enzo Tortora (Genova, 1928 – Milano, 1988), conduttore, volto televisivo amatissimo. Un uomo innocente che finì in carcere: il 17 giugno 1983 il protagonista di Portobello venne arrestato alle 4 del mattino dai carabinieri di Roma con l’accusa di traffico di stupefacenti e associazione di stampo camorristico. In seguito, assolto e riabilitato, ma tisicamente e psicologicamente distrutto. La figlia Gaia (Roma, 1969), ha iniziato la sua carriera giornalistica nella redazione di Teleroma 56. La notorietà arriva a La 7, dove conduce nel 2005 il programma mattutino Omnibus con Andrea Pancani, per poi approdare cinque anni dopo all’edizione serale del tg. Nel 2018 è tornata a parlare del “caso Enzo Tortora” in tv. É stata uno dei protagonisti di Sono Innocente, programma di Alberto Matano su Rai 3.