Le startup tecnologiche di Francia e Gran Bretagna si contendono il primato dei fondi ricevuti: secondo i dati portati al Web Summit di Lisbona da Tech.eu, Stripe e Techstars, nonostante le nubi di Brexit alle britanniche è andato il 24,6% del totale dei capitali iniettati, contro il 24% delle francesi che però hanno il sorpasso nel mirino.
Nel primo semestre del 2018, in Europa sono fluiti 3,6 miliardi verso le aziende in primissima fase di sviluppo dei prodotti. “L’accesso a un mercato che sappia offrire sviluppatori qualificati è uno dei principali motivi a frenare il dato di paesi come Spagna (3,9%), Italia (1,92%), o Portogallo (0,26%)”, dicono gli esperti. Infatti gli sviluppatori italiani sono il 2% del numero globale: tanti in valori assoluti, pochi rapportati alla popolazione.
Le prime due città in Italia per numero di sviluppatori (una stima calcolata sul numero di account attivi sulla piattaforma GitHub) sono Milano e Roma, rispettivamente 29a e 31esima per numero assoluto di iscritti a GitHub, un dato simile a quello di città dal più ridotto numero di abitanti come Breslavia e Edimburgo. È inoltre interessante notare – dicono i ricercatori – come, nonostante l’incombente minaccia della Brexit, il Regno Unito continui a guadagnare terreno per investimenti in Fintech con l’ammontare totale dei finanziamenti che ha raggiunto 829,9 milioni di euro, rispetto, ad esempio, 402,2 milioni investiti nelle startup alle prime fasi del mercato tedesco nello stesso periodo.
Repubblica.it