di Cesare Lanza per LaVerità
Cristiano Ronaldo
E pensare che a inizio stagione quasi si dubitava delle sue qualità! CR7 invece ha cominciato a segnare gol e non smette più. A Empoli ha portato la Juventus in giornata no alla vittoria con due reti. È in perfetta forma fìsica (si cura in modo maniacale) e non sembra turbato dalla pressione mediatica per lo scandalo del presunto stupro.
Angela Merkel
Nelle ultime elezioni tedesche volano i Verdi e arriva una nuova batosta per la Cdu, il partito di Angela Merkel. Al voto i 4,4 milioni di elettori dell’Assia, nella Germania centrale: i cristiano democratici prendono solo il 27% (nel 2013 erano al 38,3%). Verdi al 20% (quasi un raddoppio). Così la Merkel annuncia il ritiro, per ora solo dal partito.
Antonio Padellaro
Commenta abilmente il momentaccio del sindaco di Roma, Virginia Raggi, firmando un pezzo oggettivo. Riconosce infatti le numerose lacune della giunta e ricorda appena le malefatte dei sindaci precedenti. Con l’abituale ironia augura la conclusione del quinquennio del mandato «perché l’ho votata e non vorrei sentirmi un coglione».
Mario Draghi
Ammettiamo che l’attacco di Luigi Di Maio sia stato inopportuno. Ma contestare il vicepremier per ciò che ha detto non è facile. Perché il capo della Bce contesta la manovra del nostro governo ed entra poco virtuosamente nel territorio politico? Così non solo accende lo spread, ma galvanizza tanti nemici. Non deve tifare, ma neanche remare contro.
Gennaro Gattuso
Dopo due brutte sconfitte contro Inter e Betis sembrava sul punto di essere cacciato. Invece il riscatto arriva nella partita contro la Sampdoria. Alla vigilia Ringhio aveva detto: «Abbiamo preso due legnate, ma non sono morto..,». E così è stato. Ma ora? I giocatori gli danno fiducia, ma la società? Gli esami nel calcio non finiscono mai.
Walter Mazzarri
A una certa età è difficile cambiare carattere. E così l’allenatore del Torino (57 anni) si infuria ancora con gli arbitri e il mondo intero. Ben diversa la reazione del presidente, Urbano Cairo, che propone la facoltà, per allenatore o capitano, di chiedere una verifica tivù. Protestare si può. Ma non in stile Mazzarri.