Volete scoprire un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato, dove la storia scivola lentamente tra le pieghe di antiche pietre e l’arte dell’uncinetto veste le mura? Venite a Trivento, un piccolo scrigno incastonato nel cuore del Molise. Qui, tra le dolci curve della valle del Trigno, il borgo sorge arroccato su un colle che, a circa 599 metri di altitudine, regala panorami che sembrano sospesi tra terra e cielo. Con i suoi oltre 4300 abitanti, Trivento custodisce l’anima di un passato glorioso e di tradizioni che ancora parlano alle nostre emozioni. Il nome, eco di antichi mormorii, affonda le sue radici in Terventum – o Treventum, se preferite – e si perde tra ipotesi che lo legano a misteriosi termini latini, capaci di evocare l’idea di “casa” e di un tempo in cui ogni suono aveva un significato arcano. Le sue pietre raccontano di un tempo remoto: abitato sin dai Sanniti e poi plasmato dalla forza dei Romani, Trivento vide nascere, già nel VI secolo, una primitiva cattedrale, che nel corso dei secoli si fece testimone di epiche lotte e di passaggi di poteri – dagli Angioini ai Caldora, fino ai Caracciolo, che ne custodirono il segreto feudale. Ogni angolo, ogni antica crepa narra di battaglie, di fede e della quiete dopo la tempesta. Trivento vi attende, con la sua poesia silenziosa e i suoi segreti sussurrati da ogni antica pietra, per farvi vivere un’esperienza che è un vero e proprio inno alla bellezza del passato e alla speranza del presente.
Passeggiando per le sue stradine, la magia si paleserà davanti al Palazzo Comitale, detto anche Palazzo Colaneri, testimonianza imponente di un passato in cui il potere si rifletteva nelle mura stesse. La maestosa Cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore, con la sua cripta che custodisce le reliquie di San Casto, è un invito a fermarsi e ascoltare il sussurro degli eoni. E come dimenticare la scalinata di San Nicola? I suoi 365 gradini, uno per ogni giorno dell’anno, vi condurranno al Piano, cuore pulsante del borgo, dove ogni passo è un tuffo nella storia e dove l’arte dell’uncinetto trasforma ogni angolo in un’opera viva. Trivento vive di festa: ogni anno, durante lo Yarn Bombing Festival – solitamente in estate – le strade si colorano di creazioni all’uncinetto che uniscono tradizione e modernità, e persino il Natale si veste di fantasia con un albero interamente rivestito a maglia. Un’esperienza che trasforma il borgo in una galleria a cielo aperto, un ponte tra passato e presente.
Il segreto di questo luogo si svela al meglio nelle stagioni di spalla, quando la primavera o l’autunno accarezzano dolcemente le pietre e il tempo sembra scorrere più lento, lontano dal trambusto tipico dei furori estivi. E, per non perdere il gusto autentico del Molise, lasciatevi tentare dalle ceppelliate, dei gustosissimi biscotti ripieni di marmellata che vi regaleranno il sapore genuino di una terra generosa. Raggiungere Trivento è un invito a lasciarsi guidare dalla strada: in auto, da Campobasso, bastano circa 50 minuti per abbandonarsi al fascino di questo angolo nascosto; oppure, cogliete l’occasione di un viaggio in autobus da Termoli, che in circa un’ora vi condurrà in questa piccola gemma.