
Le borse europee mostrano un andamento debole a metà giornata, in attesa dell’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardo ai dazi. In testa alla classifica delle perdite c’è Francoforte con un -1,42%, seguita da Milano (-1,04%), Londra (-0,75%), Parigi (-0,7%) e Madrid (-0,27%). Anche i future statunitensi sono stati negativi sin dalle prime ore del giorno. Il differenziale di rendimento tra i Btp e i Bund decennali tedeschi sale fino a sfiorare i 112 punti, con il rendimento annuo italiano in calo di 1,1 punti al 3,78%, rispetto a una diminuzione di 2,6 punti per quello tedesco, che si attesta al 2,66%.
In crescita l’euro, che supera 1,08 dollari, mentre la sterlina arriva quasi a 1,3 dollari. Si registrano valori deboli per il greggio (-0,24% a 71,02 dollari al barile) e il gas naturale (-0,35% a 42,3 euro al MWh), mentre il oro guadagna (+0,25% a 3.122,57 dollari l’oncia).
In difficoltà Amundi, che segna un -4,8%, associata a Credit Agricole (-0,76%), che ha ricevuto il via libera da parte della Banca Centrale Europea per aumentare la sua partecipazione fino al 19,9% in Banco Bpm (-1,36%). Nel frattempo, la Consob ha approvato la pubblicazione del prospetto per l’Ops di Unicredit (-1,9%) su Piazza Meda. Secondo le voci circolanti, l’operazione potrebbe influenzare l’accordo commerciale attualmente in corso tra Amundi e Unicredit, il quale scadrà tra due anni.
La giornata si presenta complicata per l’intero settore bancario, da Bper (-2,93%) a Popolare Sondrio (-2,81%), passando per Mediobanca (-2,47%) e Bnp (-2,26%), fino a SocGen (-2,1%) e Commerzbank (-1,5%).