Un errore, una chat compromessa e una serie di dichiarazioni incendiarie stanno scuotendo l’amministrazione statunitense. Il Pentagono si trova al centro di una tempesta mediatica dopo che piani di guerra segreti sullo Yemen sono stati condivisi, per errore, con un giornalista. L’incidente ha scatenato un’ondata di polemiche, con accuse di violazioni della sicurezza e reazioni diplomatiche.
La chat incriminata: segreti di Stato in mano a un giornalista
Al centro della vicenda c’è una chat di gruppo sull’app Signal, utilizzata da alti funzionari del Pentagono per discutere di operazioni militari nello Yemen. Tra i partecipanti, per un errore del consigliere di Trump, Mike Waltz, c’era anche Jeffrey Goldberg, direttore della rivista Atlantic. La condivisione di informazioni classificate, avvenuta in un ambiente considerato non sicuro, ha sollevato interrogativi sulla gestione dei dati sensibili da parte dell’amministrazione.
Trump difende il suo staff, ma le polemiche infuriano
Nonostante le accuse di violazione della sicurezza, l’ex presidente Donald Trump ha difeso il suo consigliere, sostenendo che si tratti di un “brav’uomo” che ha “imparato la lezione”. Trump ha inoltre negato che siano state condivise informazioni classificate, minimizzando l’accaduto. Tuttavia, le polemiche non accennano a placarsi, con il giornalista Goldberg che ha annunciato di voler pubblicare ulteriori dettagli della conversazione.
Scontro diplomatico con l’Europa: “parassiti” e reazioni
Parallelamente allo scandalo della chat, si è aperto un fronte diplomatico con l’Europa. Alcuni messaggi scambiati nella chat, in cui si definiscono gli europei “parassiti”, hanno suscitato indignazione e reazioni da parte di alcuni Paesi europei, tra cui l’Italia e la Gran Bretagna.
Possibili violazioni e conseguenze legali
La vicenda della chat potrebbe avere conseguenze legali per i funzionari coinvolti. L’uso di un’app non sicura per discutere informazioni classificate, la condivisione di tali informazioni con un giornalista e la perdita dei messaggi, considerati atti pubblici, potrebbero costituire violazioni di diverse leggi, tra cui l’Espionage Act.