Per l’83% degli italiani il divario fra chi risiede nel Centro-Nord e chi al Sud è oggi un divario di cittadinanza. Nel Mezzogiorno, lo pensa il 92% dei cittadini. Sono alcuni dei dati emersi dall’indagine “Il futuro di chi?“, promossa da Fondazione Con il Sud e realizzata dall’Istituto Demopolis, illustrata a Roma nel corso dell’evento “Visioni con il Sud: l’orizzonte da costruire insieme” dedicato alla presentazione del documento di programmazione delle attività 2025-2027 di Fondazione Con il Sud. La ricerca è stata condotta su un campione di 4.002 intervistati, statisticamente rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne, con 1.280 interviste a cittadini residenti nel Mezzogiorno.
PIL del Sud Cresce, Ma Qualità della Vita Resta Indietro
Mentre nell’ultimo biennio il Pil del Sud è cresciuto di più rispetto al Centro Nord, la qualità della vita non è conseguentemente migliorata. Restano nette, oggi, le differenze territoriali, ad esempio nella soddisfazione per i servizi pubblici. In un’ideale pagella scolastica, infatti, le prestazioni sui territori vengono promosse dal 67% dei cittadini residenti al Nord, dal 54% fra quanti vivono nel Centro Italia e solo dal 40% nel Sud e nelle Isole.
Divario Nord-Sud: Percezione di Aggravamento
Per il 45% dei cittadini intervistati da Demopolis per la Fondazione Con il Sud il divario con il Nord si è addirittura progressivamente aggravato negli ultimi 5 anni. La percentuale sale al 60% fra i residenti a Sud. Dati ancora più netti tratteggiano le consapevolezze degli italiani: per l’80%, il ritardo economico e sociale del Sud blocca la crescita complessiva del Paese. Il 75% degli intervistati ritiene che per favorire lo sviluppo economico occorre prima affrontare i problemi sociali di un territorio.
Priorità per il Sud: Bisogni Sociali e Lavoro Giovanile
I cittadini che vivono al Sud indicano investimenti per bisogni sociali e collettivi lungamente disattesi, a partire dalla qualificazione dei servizi sociali e della sanità (73%), ma anche attività per l’inserimento lavorativo dei giovani (66%), educazione alla legalità (57%) e di tutela e valorizzazione dell’ambiente (51%), rafforzamento di servizi destinati ad anziani e bambini (51%).