E se fossero proprio i giovani a rilanciare l’agricoltura del nostro Paese, attraverso la digitalizzazione e la valorizzazione della tipicità dei prodotti italiani? Cosa possono fare le diverse istituzioni e i vari stakeholder per spingere sulla svolta digitale? Quali barriere culturali e quali conflitti agricoli superare per rendere le tecnologie 4.0 famigliari agli agricoltori italiani? Sono alcune delle domande contenute in Agricoltura Digitale. Sfide tecnologiche per una campagna sostenibile (Carocci Editore) pubblicazione che nasce dal lavoro di ricerca di Lucio Iaccarino, nella foto, allievo di Percy Allum, innovation manager, consulente strategico, con una lunga esperienza di management in marketing e storytelling.
La Ricerca Partita Dalla Campania: Un’Analisi Approfondita del Settore
La ricerca di Iaccarino parte dalla Campania, per arrivare al resto del Paese e allo spazio europeo delle politiche agricole fino alle istanze del movimento dei trattori. In Campania Iaccarino sperimenta nuovi indicatori statistici per rilevare il livello di alfabetizzazione degli agricoltori e per misurare l’efficacia comunicativa di strumenti di comunicazione come la posta elettronica, social come Facebook e Instagram, il sito vetrina e l’e-commerce aziendali. Ma all’analisi delle performance digitali questa parte il libro affianca un vero proprio vademecum di soluzioni e innovazioni comunicative dedicate agli agricoltori.
La Campania: Un Modello Significativo del Territorio Nazionale
Il territorio campano che con la sua Superficie Agricola Utilizzata (Sau) del 40,3% rappresenta un campione attendibile del territorio nazionale (la cui percentuale è del 42,3%) con delle peculiarità che rendono lo studio ancora più interessante per i suoi valori nell’export di prodotti tipici come i pomodori, la mozzarella, la pizza, la pasta che rendono grande il nostro Made in Italy nel mondo.
I Due Processi Chiave della Svolta Digitale Esplorati Nel Libro
Il libro esplora i due processi fondamentali della svolta digitale: comunicazione digitale in agricoltura e quello della produzione digitalizzata che dalla semina, al raccolto fino alla distribuzione e all’analisi della filiera. Un testo di grande importanza per chi desidera approfondire le dinamiche di innovazione nel settore agricolo.
Oltre 30 Innovazioni Tecnologiche Raccontate nel Volume
Sono oltre 30 le grandi innovazioni tecnologiche, raccontate nel libro, che investono la produzione agricola, e spaziano dalla copertura dei 5G tra i campi, all’utilizzo di droni, sensori, telecamere infrarossi, sistemi elettronici di stoccaggio, scanner per rilevare calibro, colore ed eventuali difetti delle piante, soltanto per citarne qualcuna. Il testo e le interviste presenti al suo interno, identifica nelle generazioni degli alfabetizzati digitali i naturali interpreti della rivoluzione tecnologica in atto tra i campi, non senza analizzare le resistenze culturali che allontanano questo risultato.
La Sfida Culturale: Ribaltare i Pregiudizi e Abbracciare l’Innovazione
“La ricerca parte da una sfida prima di tutto culturale: ribaltare il pregiudizio che ritrae il lavoratore agricolo come una figura obsoleta e isolata– spiega Lucio Iaccarino- Il mondo agricolo, in realtà, è in costante evoluzione e mostra grandi capacità di confronto e integrazione con le innovazioni tecnologiche. Purtroppo ancora oggi l’innovazione interessa principalmente le grandi aziende, le sole oggi a potersi permettere strumentazioni avanzate. L’obiettivo del presente e del prossimo futuro deve essere quello di mettere a disposizione di tutti, anche delle piccole e piccolissime realtà agricole, le conquiste tecnologiche più avanzate, non solo per lo sviluppo del settore ma anche per la difesa e la valorizzazione dell’ambiente“.
Superare Barriere Culturali e Tecniche per un’Agricoltura Sostenibile
Uno degli aspetti più significativi del volume è la sua capacità di delineare le barriere culturali e tecniche che impediscono l’innovazione e l’adozione di pratiche sostenibili. Iaccarino non si limita a descrivere le difficoltà; offre anche riflessioni su come superarle, contribuendo a un dibattito più ampio sull’agricoltura digitale con una visione originale e pragmatica. L’autore racconta in prima persona, la scrittura è fluida e di facile comprensione, rendendo questo libro uno strumento utile per agronomi, agricoltori, innovatori digitali, esperti di comunicazione, politici di professione e cittadini interessati alla svolta green ma anche per i giovani interessati ad immaginare un futuro agricolo molto più attraente rispetto al recente passato. Si tratta di un’agricoltura da consolle, comandata a distanza, con il supporto delle intelligenze artificiali per elaborare in tempo reale i dati prodotti da sonde e sensori applicate sulle piante e nel terreno. Una nuova visione economica dell’agricoltura accessibile per chiunque desideri capire le prospettive future di questo settore in un’epoca di rapido cambiamento tecnologico.
Un Appello per la Solidarietà Digitale nel Settore Agricolo
Al fine di migliorare la comunicazione digitale del mondo agricolo, Iaccarino lancia un interessante proposta: “La conformazione proprietaria dell’agricoltura italiana è tale per cui la stragrande maggioranza dei proprietari producono al di sotto dei 12 ettari, talvolta in piccolissimi appezzamenti che non lasciano ben sperare rispetto all’introduzione di nuove tecnologie. Le sfide in campagna quando non riguardano la sopravvivenza degli stessi agricoltori cozzano contro la limitatezza dei budget da dedicare alla comunicazione digitale e alle tecnologie agricole 4.0. Sul primo versante il mio appello è rivolto alle agenzie web italiane affinché possano adottare piccole aziende agricole impegnate nel consumo a Km = dei loro prodotti. Le agenzie dovrebbero garantire servizi comunicativi offerti pro-bono come il sito, l’ecommerce, e la gestione dei social e la formazione a favore di aziende agricole d’eccellenza prive di queste infrastrutture e minacciate dall’impossibilità di accedervi. Il Governo dovrebbe farsi arbitro, replicando modelli già praticati durante il covid, come ‘Solidarietà digitale’ chiuso nel dicembre del 2021, facendosi garante dell’incontro tra domanda e offerta di servizi offerti in modo solidale dalle aziende iscritte ad un nuovo programma ad hoc”.