(di Katherine Puce) Il mercato del caffè sta attraversando un periodo di forte volatilità, con particolare attenzione ai costi della varietà Arabica, una delle più pregiate e consumate al mondo. Le oscillazioni dei prezzi sono influenzate da fattori climatici, geopolitici e dalla crescente domanda globale.
Perché l’Arabica è più pregiato del Robusta?
Il caffè Arabica ha origini antichissime e si ritiene sia stato il primo caffè coltivato dall’uomo, con radici in Etiopia. Rispetto al caffè Robusta, scoperto più tardi in Africa centrale, l’Arabica è considerato più pregiato per il suo profilo aromatico complesso, caratterizzato da note fruttate, floreali e un’acidità bilanciata. Tuttavia, ciò che lo rende più raffinato lo rende anche più costoso, poiché la sua coltivazione è più delicata. La pianta dell’Arabica è infatti più vulnerabile alle malattie e ai cambiamenti climatici, richiedendo condizioni ambientali specifiche, come altitudini elevate e temperature moderate, fattori che ne aumentano i costi di produzione.
La crisi della produzione in Brasile e l’impennata dei prezzi
Il costo elevato ha da sempre caratterizzato la vendita della pregiata Arabica, ma negli ultimi anni la filiera sta affrontando un aumento vertiginoso e instabile dei prezzi. Il Brasile, principale produttore mondiale, è il punto di riferimento per i maggiori acquirenti, ma proprio qui l’Arabica sta diventando sempre più scarsa. Questa situazione ha contribuito a un’impennata dei prezzi, che hanno superato i 4 dollari per libbra a New York. Secondo un’analisi pubblicata a febbraio da Bloomberg, la principale causa dell’aumento dei prezzi è la carenza globale di forniture, che ha portato il costo del caffè a raddoppiare nell’ultimo anno. La crisi produttiva in Brasile è aggravata da una prolungata siccità, e le previsioni indicano che il raccolto sarà il più basso dal 2022.
Scorte ai minimi storici
In Brasile, gli agricoltori hanno esaurito le scorte di caffè sei mesi prima della nuova raccolta, portando i magazzini ai livelli più bassi mai registrati a febbraio. Secondo Willian Cesar Freiria, responsabile vendite della cooperativa Cocapec, all’inizio della prossima raccolta ci sarà scarsa disponibilità di caffè, una crisi che coinvolge tutto il mercato globale. In un’intervista rilasciata a Poslovni.hr il 3 marzo 2025, ha dichiarato: “Non abbiamo mai avuto scorte così basse a febbraio e siamo ancora lontani dal nuovo raccolto”, aggiungendo che “all’inizio della prossima raccolta non avremo molto caffè da vendere”.
Anche la Cooperativa Regional de Cafeicultores em Guaxupé (Cooxupé), la più grande cooperativa di produttori di caffè al mondo e uno dei principali attori del mercato brasiliano, ha confermato che il 90% del raccolto 2024 è già stato venduto. A evidenziare un rischio concreto di carenza per i prossimi mesi sono anche le stime della società di consulenza Safras & Mercado, secondo cui l’88% della produzione è già stata commercializzata.
L’impatto su bar e consumatori
La crisi degli ultimi anni non ha colpito solo il Brasile, ma anche altri importanti paesi produttori come Vietnam, Colombia, Costa Rica e Honduras. Secondo un’indagine di Assoutenti e del Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.), pubblicata il 4 gennaio 2025, il costo medio di un chilo di caffè è passato da 8,86 euro nel 2021 a 12,66 euro nel 2024, registrando un aumento del 42,8%. Anche il caffè al bar ha subito un importante rincaro sul prezzo medio che è passato a 1,21 euro, ben il 18,1% di rialzo rispetto al 2021.
La situazione attuale del mercato del caffè evidenzia una crisi senza precedenti, con scorte ai minimi storici e una domanda in forte crescita che sta spingendo i prezzi a livelli record. Le dichiarazioni degli esperti e le stime delle principali cooperative e società di consulenza confermano che la disponibilità di caffè Arabica continuerà a ridursi nei prossimi mesi, con possibili ulteriori rincari per produttori e consumatori. Se questa tendenza persiste, il settore dovrà affrontare sfide significative, tra cui la necessità di diversificare la produzione, gestire al meglio le scorte e trovare strategie per stabilizzare il mercato globale del caffè.