KKR si è scontrata con il management su un buco negli utili previsto di 449 milioni di euro che minacciava di far deragliare i suoi piani per l’azienda italiana di telecomunicazioni acquistata lo scorso anno nella più grande operazione di private equity mai realizzata in Europa.
KKR Rafforza il Controllo su FiberCop Dopo Previsioni Utili Pessimistiche
Il colosso statunitense ha rafforzato il suo controllo su FiberCop, la società che gestisce la rete fissa scorporata da Telecom Italia nell’ambito di un’operazione da 22 miliardi di euro, dopo che il management della società ha presentato previsioni sugli utili che mettevano a rischio miliardi di euro in dividendi futuri.
Dimissioni del CEO di FiberCop e Controllo Scritto di KKR
Lo scorso mese, l’amministratore delegato di FiberCop si è dimesso dopo un duro confronto con il fondo di private equity, e ora tutte le decisioni significative del suo successore devono essere approvate per iscritto da uno dei due dirigenti scelti da KKR, secondo un memo interno visionato dal Financial Times.
Agitazione Evidenzia la Posta in Gioco per KKR
L’agitazione evidenzia quanto KKR abbia in gioco dopo aver vinto lo scorso luglio una battaglia durata anni su Telecom Italia contro il suo principale azionista, Vivendi. Luigi Ferraris, ex amministratore delegato del gruppo ferroviario statale italiano, era stato nominato CEO di FiberCop al momento del completamento dell’accordo l’anno scorso.
Consiglio di Amministrazione Accetta le Dimissioni di Ferraris Dopo Riunione “Esplosiva”
Tuttavia, il Consiglio di amministrazione ha accettato “all’unanimità” le sue dimissioni una settimana dopo una riunione esplosiva che ha lasciato KKR a cercare di salvare la faccia con gli altri investitori della società, tra cui l’Abu Dhabi Investment Authority (Adia), il fondo sovrano degli Emirati.
Revisione Negativa dell’EBITDA 2025 Presentata dal CFO
Durante una riunione di insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione, tenutasi il 16 gennaio, il CFO di FiberCop ha informato gli investitori che, secondo le previsioni del management, l’EBITDA per il 2025 sarebbe stato inferiore di €449 milioni rispetto alle stime di KKR contenute in un precedente piano industriale concordato con gli azionisti della società.
Deficit Cumulativo di EBITDA Previsto per i Prossimi Cinque Anni
Il management ha inoltre stimato che il deficit cumulativo di EBITDA nei successivi cinque anni sarebbe stato di €2 miliardi rispetto al piano originario di KKR.
Investitori Furiosi per il Buco Previsto negli Utili
I numeri sono stati presentati agli investitori, tra cui il fondo pensione canadese CPP Investments, il fondo italiano F2i e il Ministero del Tesoro italiano, oltre ad Adia e KKR, come parte di una bozza di piano industriale visionata dal Financial Times. CPP Investments e Adia, che detengono ciascuno il 17,5% di FiberCop, pagano anche KKR per la gestione della società.
Taglio dei Dividendi o Aumento del Debito per FiberCop
I dirigenti di FiberCop hanno dichiarato all’assemblea che il previsto calo degli utili avrebbe costretto a tagliare miliardi di euro in dividendi previsti dall’accordo tra gli azionisti per i prossimi cinque anni, altrimenti la società avrebbe dovuto raccogliere ulteriore debito pubblico con il rischio di un declassamento del rating.
Incredulità e Rabbia tra gli Investitori, Adia Esprime Forte Preoccupazione
Gli investitori presenti erano infuriati, secondo quanto riferito da più persone. Mamoun Jamai, responsabile delle infrastrutture digitali di Adia, ha espresso incredulità. Secondo una delle fonti, Jamai avrebbe detto: “Non posso credere che, dopo solo pochi mesi dalla sottoscrizione di una due diligence solida, i numeri siano sballati del 20%”. Adia ha rifiutato di commentare.
Altri Investitori Minimizzano, “Normale Ciclo di Pianificazione”
Altri investitori hanno dichiarato al Financial Times che la presentazione era solo una “bozza” e che simili discussioni fanno parte del normale “ciclo di pianificazione”.
FiberCop Lavora ad un Budget Aggiornato e Sospende Piani Costosi
FiberCop sta ora cercando di predisporre un budget aggiornato per il 2025 entro la fine del mese, in linea con il piano industriale originale concordato dagli azionisti. I piani per un costoso programma di prepensionamenti sono stati sospesi e altri costi sono stati rinviati al 2026 e oltre, secondo fonti informate sulle discussioni interne.
Cause del Deficit: Crescita Lenta della Fibra, Costi e Perdita Contrattuale
Il deficit è stato attribuito a diversi fattori, secondo la presentazione del management, tra cui la crescita più lenta del previsto della fibra ottica nelle abitazioni, la riduzione dei ricavi da connettività, l’aumento dei costi del lavoro e dell’IT e la cancellazione di un contratto da €100 milioni con Telecom Italia.
Complessità del Settore Telecomunicazioni e Scorporo
Diverse persone hanno osservato che il processo di scorporo di una società introduce complessità e che il settore delle telecomunicazioni, altamente regolamentato, presenta numerosi rischi difficili da prevedere. Ad esempio, molti italiani stanno passando dalle linee in rame a infrastrutture internet diverse dalla fibra, oppure optano per altri operatori di rete in fibra. Inoltre, la complessa geografia italiana rende difficile l’installazione della fibra nelle aree remote.
Massimo Sarmi Nuovo CEO, Decisioni Operative Sotto Controllo KKR
Una persona vicina all’azienda ha suggerito che il settore delle telecomunicazioni, essendo altamente regolamentato, richiede competenze specifiche che Ferraris “si è reso conto di non possedere”. Il ruolo di amministratore delegato è stato quindi affidato a Massimo Sarmi, nella foto, presidente di FiberCop, che era stato nominato nel consiglio l’anno scorso dal Ministero del Tesoro italiano. Tuttavia, un memo interno del 17 febbraio afferma che tutte le “decisioni operative” devono prima essere approvate per iscritto da uno dei due dirigenti supportati da KKR, tra cui uno attualmente impiegato dal fondo di private equity a Londra e in procinto di unirsi a FiberCop questo mese.
Nessun Commento da KKR, CPP Investments, F2i e Ferraris
KKR, CPP Investments e F2i hanno rifiutato di commentare. Ferraris non ha risposto alle richieste di commento.